Roma, 9 ott. (LaPresse) – Massimo Giletti, conduttore e giornalista, oggi al programma di Radio2 ‘Un Giorno da Pecora’, condotto da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, ha raccontato della singolare proposta ricevuta da Silvio Berlusconi, che aveva sondato il terreno per candidarlo a sindaco di Torino alle amministrative del prossimo anno. “Si vede che non c’erano altri candidati torinesi di un certo tipo. Oggi i partiti contano sempre meno, contano più le facce”.

“Se per Milano si lavora sul Del Debbio – continua Giletti – si vede che per Torino andava bene un Giletti. A Berlusconi comunque ho detto di no, non è la strada che voglio percorrere oggi”, ha detto il conduttore ai microfoni di Radio2. Avendo a L’Arena quattro milioni di telespettatori, avrebbe potuto avere anche un seguito in politica? “Basta vedere quanti voti prese ai tempi una come la Gruber oppure come Santoro“. Se fosse diventato sindaco, cosa avrebbe fatto per prima cosa? “Avrei snellito il sistema burocratico”, ha risposto Giletti. Ai due conduttori, che gli chiedono se Berlusconi lo ritenga un uomo del centrodestra, Giletti risponde così: “C’è ancora la destra o la sinistra? Secondo me più che i partiti ci sono le facce”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata