di Alessandra Lemme

Roma, 2 ott. (LaPresse) – Sciopero dei trasporti, cortei e maltempo: come previsto, è stato un venerdì nero per le strade capitoline. Traffico più lento del solito su tutte le consolari e, complice l’apertura dei cantieri in vista del Giubileo, bloccato nei pressi della stazione Termini, dove si è scatenata la caccia ai taxi liberi. Le metropolitane A e B e la Roma-Lido sono rimaste chiuse. Sul resto del trasporto pubblico si sono registrate corse a singhiozzo con gravi disagi per gli utenti.

A peggiorare la situazione la pioggia e i cortei: quello studentesco, che ha sfilato nel centro in mattinata e quello dell’Unione sindacale di base (Usb), promotrice dello sciopero, che insieme ai movimenti per la casa ha manifestato sotto il Colosseo, nel pomeriggio, al grido di “Roma libera”.

Certo è che chi vive a Roma è poco libero di muoversi, soprattutto in giornate come quella appena trascorsa. E non ha tutti i torti chi esprime qualche preoccupazione in vista del Giubileo: mancano 67 giorni all’apertura dell’Anno Santo e cantieri e finanziamenti sono ancora in via di definizione. Dove, poi, i lavori sono partiti, come a Termini, nella zona della stazione, i problemi di traffico sono quotidiani.

Proseguono gli incontri mensili di Vaticano, Governo, Comune, Regione e Prefettura, al termine dei quali tutti i partecipanti parlano di “grande collaborazione e sintonia tra le parti” -è successo pure ieri-. Ma dietro l’ottimismo di facciata i problemi restano, come ha sottolineato di recente il presidente dell’Autorità nazionale anti corruzione, Raffaele Cantone: per governare Roma in vista del Giubileo, ha detto ieri, “ci vorrebbe un super eroe”.

Secondo un sondaggio Ixè per Agorà (Raitre), il 48% degli intervistati pensa che il sindaco Marino, che del super eroe in effetti ha poco, dovrebbe dimettersi. Alta, però, pure la percentuale (44%) di chi, al contrario, pensa che il chirurgo dem debba andare avanti nel suo incarico.

Lui, in effetti, va avanti, e come annunciato in tv, pubblica online gli scontrini di due anni di trasferte da sindaco. Mancano solo le discusse spese del recente viaggio a Filadelfia perché “non ancora protocollate – spiegano dal Campidoglio -. Ma arriveranno anche quelle”.

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