Roma, 1 ott. (LaPresse) – Spunta un altro mini-canguro sempre del senatore Pd, Roberto Cociancich. Il senatore che ha permesso oggi l’approvazione dell’articolo 1 senza voto degli emendamenti ha scritto infatti un altra norma all’articolo 21, quello sulle modifiche all’articolo 83 della Costituzione, che riguarda l’elezione del presidente della Repubblica, e che farà decadere tutti gli emendamenti.

Questo il testo dell’emendamento Cociancich bis: “L’elezione del Presidente della Repubblica ha luogo per scrutinio segreto a maggioranza di due terzi dell’assemblea. Dal quarto scrutinio e` sufficiente la maggioranza dei tre quinti. Le candidature alla Presidenza della Repubblica sono sottoscritte da almeno un decimo dei parlamentari. Ogni parlamentare puo` sottoscrivere fino a tre candidature. In ogni scrutinio ciascun parlamentare, a pena di nullita`, esprime un primo e un secondo voto. Se in seguito allo scrutinio dei primi voti nessun candidato ha raggiunto il quorum richiesto, si considerano i soli due candidati che hanno avuto il maggior numero di primi voti e si aggiungono ad essi i secondi voti espressi in loro favore. Se al settimo scrutinio nessun candidato ha raggiunto i tre quinti, e` eletto il candidato che in quello scrutinio, al termine del conteggio dei primi e dei secondi voti, risulti il piu` votato”

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