Roma, 24 set. (LaPresse) – “Martedì 29 dalle 11 saranno illustrati gli emendamenti, per 10 ore, da ripartire tra i gruppi. Discussione e voto generale saranno da mercoledì 30 settembre fino a martedì 13 ottobre, data del voto finale, comprese le giornate di venerdì, lunedì e sabato. Si terranno sedute uniche con sospensioni dalle 13,30 alle 15, tranne giovedì (dalle 14 alle 19), con 80 ore da ripartire per le votazioni”. Lo ha annunciato nell’aula del Senato il presidente Pietro Grasso, riferendo l’esito della conferenza dei capigruppo, che ha deciso il timing dei lavori sul ddl Riforme.

Sel ha ritirato i suoi 62mila emenamenti, lasciando solo quelli di merito, circa 1.100, e la Lega ha fatto lo stesso con gli emendamenti relativi agli articoli 1 e 2, una fetta consistente (circa 11 milioni) di quegli 85 milioni di emendamenti al ddl presentati. Gli emendamenti verranno illustrati martedì 29 settembre, a oltranza fino alla notte, mentre mercoledì verranno votati. I lavori proseguiranno a oltranza anche il venerdì, il sabato fino alle 13 e il lunedì.

“Apprezziamo lo sforzo fatto dal presidente Grasso che ha fissato la data del voto finale al 13 ottobre, mentre la maggioranza voleva la data dell’8, e lo facciamo con il ritiro della maggioranza dei nostri emendamenti. Così abbiamo tolto ogni alibi alla maggioranza” ha spiegato Loredana De Petris (Sel). Grasso aveva preso una posizione durissima mercoledì sera, facendo sapere che non avrebbe accettato il tentativo di bloccare Palazzo Madama.

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