Roma, 1 ago. (LaPresse) – “Io credo che il processo vada rivisto senza timidezze, perché se non eliminiamo il macigno dell’arretrato rimarremo sempre schiacciati. Lo dico da tempo: va abolito il grado d’appello, in modo da liberare magistrati e personale amministrativo per smaltire l’arretrato e accelerare il primo grado. Il processo breve con la certezza del diritto sono la soluzione”. Così l’ex procuratore Gian Carlo Caselli, in un’intervista pubblicata dal Corriere della Sera.

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