Milano, 1 ago. (LaPresse) – “Un uomo libero in più. E un detenuto in meno nel vergognoso carcere preventivo. Io ne so qualcosa”. Così l’ex ministro Giancarlo Galan, in un’intervista pubblicata oggi dal quotidiano ‘La Repubblica’, commenta il no del Senato all’arresto di Azzollini. Condannato a 2 anni e 10 mesi per corruzione nel caso Mose, Galan coglie l’occasione anche per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: “Il mio arresto faceva comodo a tanti. Il Mose non è una vicenda mia personale. Qualcuno si è messo in tasca 1,2 miliardi di euro”.

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