Roma, 29 giu. (LaPresse) – È stato depositato in mattinata presso il Tribunale di Napoli il ricorso contro e per l’annullamento del decreto del presidente del Consiglio con cui è stata disposta la sospensione dalla carica del neoeletto presidente della giunta regionale della Campania. Lo dice in una nota Fulvio Bonavitacola, deputato Pd e stretto collaboratore di Vincenzo De Luca.
Intanto una protesta organizzata dal Movimento 5 Stelle si è tenuta stamattina al centro direzionale di Napoli, dove ha sede il consiglio regionale, per denunciare il blocco delle attività istituzionali dovuto alla sospensione del governatore e alla conseguente revoca della seduta di insediamento dell’assemblea che era convocata per oggi. Il palazzo dell’isola F13 è stato presidiato da un cordone di carabinieri, ma la situazione è ora tornata alla normalità. Insieme ai militanti pentastellati hanno manifestato i disoccupati organizzati dei Bros ed esponenti di diverse associazioni locali. Nel mirino dei disoccupati non solo De Luca anche l’ex governatore Stefano Caldoro e l’ex assessore al lavoro, Severino Nappi.
I manifestanti hanno srotolato un lenzuolo con scritto ‘De Luca dimettiti‘ e avviato una raccolta firme con lo stesso scopo, mentre i consiglieri regionali del M5S hanno portato un pacco vuoto: “Il pacco che De Luca ha fatto alla Campania“, ha spiegato Valeria Ciarambino, già candidata alla presidenza della Regione. “In Campania si sta consumando qualcosa di incredibile”, ha spiegato il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio in un intervento ripreso sul blog di Beppe Grillo. “Quelli che vedete nella foto sono i cittadini campani che stamattina hanno chiesto di far partire i lavori del loro consiglio regionale.
La Campania non ha un governo e un consiglio regionale da oltre un mese”, denuncia, spiegando che “la giunta non può formarsi perché il condannato De Luca per legge non può fare il presidente, come avevamo avvisato noi in campagna elettorale. E il Pd sta impedendo la formazione del consiglio regionale, perché se si riunisse dovrebbe prendere atto che si deve andare a nuove elezioni, perdendo la poltrona”, ha detto Di Maio.
Di Maio: Torniamo a votare. “Se stamattina il consiglio regionale si riunisse, prenderebbe atto della sospensione di De Luca e, secondo la maggior parte della dottrina, si dovrebbe tornare a votare”. Lo ha detto a Sky TG24 il vicepresidente della Camera e esponente del M5S Luigi di Maio, parlando dello slittamento del consiglio regionale della Campania, previsto per oggi e rinviato dopo la sospensione del governatore Vincenzo De Luca.
“Bisogna – aggiunge – tornare a votare e chiedere a quei partiti che hanno fatto ferro e fuoco delle nostre istituzioni di non presentarsi più, di tornarsene a casa”. Di Maio insiste che De Luca non andava candidato, “la Regione Campania rischia sei mesi di commissariamento perché dovevano candidare una persona che dopo aver fatto per trent’anni il sindaco di Salerno voleva il giocattolo della Regione. Questa è una delle regioni con la più alta povertà infantile d’Italia e non ha più le istituzioni, perché le utilizzano come bancomat o come capriccio. Il conto delle elezioni regionali che si dovranno fare per colpa della sospensione lo faccio pagare a Renzi, è lui il responsabile politico”, conclude Di Maio.
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