Roma, 18 gen. (LaPresse) – “Francamente non condividiamo affatto la polemica sul ‘riscatto’: anche il governo Berlusconi fece gli stessi tipi di interventi per salvare Luciana Sgrena, e Calipari morì per questo, e le due Simone, quindi su questo terreno le polemiche di parte sono inaccettabile esercizio di ipocrisia se si pensa a come erano formati e quali maggioranze avevano i governi Berlusconi”. Così il presidente della commissione Esteri della Camera Fabrizio Cicchitto (Ncd), riferendosi ad alcuni precedenti, quali il caso di Giuliana Sgrena, erroneamente chiamata Luciana.

“Chiusa però questa vicenda – aggiunge – il problema riguarda il futuro, a nostro avviso è bene che il ministero degli Esteri, degli Interni, della Difesa e il viceministro che sovrintende ai servizi facciano un punto fra di loro e successivamente con tutte le associazioni di cooperanti. Infatti la situazione del Medioriente è ancor più difficile e disgregata di come si presentava a suo tempo in Iraq, per cui non possono essere più consentite iniziative e rapporti fatti all’insaputa del governo”.

“Le associazioni dei cooperanti – sottolinea Cicchitto – devono comunicare al governo che cosa intendono fare e questo deve autorizzarle: in questo caso allora coprirle e tutelarle come sempre si è fatto. Se invece esse prendessero iniziative a loro arbitrio, queste dovrebbe essere impedite per la pericolosità che esse presentano e chi le mettesse comunque in atto a quel punto lo farebbe a suo rischio e pericolo”.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata