Roma, 18 gen. (LaPresse) – “Il sondaggio appena pubblicato conferma la caduta verticale del Pd, che sarà accentuata dallo scandalo della Liguria e dall’uscita di Cofferati. L’area di centrodestra è a pochi punti dal totale della sinistra. Ma è purtroppo un dato teorico e non politico”. Così il senatore Maurizio Gasparri (Fi). “Berlusconi – sottolinea – cita spesso questa colmabile differenza tra le due aree. Ma ci sono due ostacoli non da poco da superare. La divisione politica, che se esplode a sinistra e nel Pd, non appare certo meno grave nell’area di centrodestra. Una questione ineludibile, che andrà affrontata con la forza dei temi e la rinuncia a frazionismi e a protagonismi in troppi casi velleitari o antitetici alla ricerca di sintesi e convergenza”.
“C’è poi – aggiunge Gasparri – la legge elettorale in discussione. Il premio alla coalizione anziché alla lista è fondamentale. Aprano tutti gli occhi su questo punto della legge elettorale, sul quale già da martedì bisognerà realizzare ampie convergenze. Una legge elettorale funzionale a un Pd calante e in preda a scissioni non è utile a una fisiologica dinamica bipolare.
Coltivare orticelli, inventando partiti o dividendo partiti, non serve a nulla. Si lavori per rendere politicamente esistente e coeso ciò che numericamente appare rilevante e potenzialmente vincente. La sfida che Berlusconi lanciò può ancora essere quella in grado di battere la sinistra”.
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