Roma, 3 dic. (LaPresse) – “Storicamente l’Italia ha un tasso di occupazione più basso della media europea. Anche quando ha toccato le vette più alte di occupazione, l’Italia è rimasta sempre 5, 6 o 7 punti sotto il livello di occupazione di molti altri Paesi europei. Qu il tema riguarda il Nord e il Sud; riguarda gli impianti sociali; riguarda le politiche sociali, e questa è un’altra questione che il Paese ha di fronte. Sono convinto e consapevole che c’è bisogno di cambiare anche su tale versante”. Lo ha detto Giuliano Poletti, ministro del lavoro e delle politiche sociali, durante il discorso con cui ha posto la questione di fiducia in Aula al Senato sulla delega al governo per il Jobs act.
“Non abbiamo mai costruito nel nostro Paese una politica sociale a funzione generale, capace di fare i conti con questi bisogni. E quando parliamo dell’occupazione femminile, trenta secondi dopo dobbiamo parlare di servizi e via dicendo. È di questo che dobbiamo parlare, altrimenti il tasso di occupazione continuerà ad essere storicamente e sistematicamente più basso. Ma avere un tasso di occupazione stabilmente più basso vuol dire produrre meno ricchezza, avere meno opportunità, avere una minore propulsione per il futuro. Quindi, questo è il tema che abbiamo davanti.
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