Roma, 21 ott. (LaPresse) – Non sarà il prossimo a essere espulso dal M5S e l’accusa di aver creato un blog-clone è assolutamente infondata: “Esiste un solo blog”. Parola del deputato M5S Massimo Artini, intervistato dal ‘Corriere della Sera’. Degli altri espulsi Artini non ne vuole neanche parlare: “Sono nel Movimento perché si guarda ai temi. Parlare di noi stessi è guardarsi i piedi e io voglio guardare avanti”. Alla domanda sulla candidatura come nuovo capogruppo a Montecitorio, Artini risponde che “non ci si può autocandidare, un gruppo di persone deve proporti. Le polemiche non devono rientrare nelle scelte politiche del gruppo. Io ha già detto ai colleghi che il Movimento ha tre mesi di tempo per esprimere una chiara definizione di cosa vuol fare in Parlamento. C’è qualcuno che discute per evitare o meno una candidatura: meglio se questa grinta la si usasse un po’ per portare a casa dei risultati”.

Sul tema dell’immigrazione, Artini afferma che la posizione dei parlamentari è molto chiara: “C’è una mozione di Manlio Di Stefano che tocca ogni singolo aspetto, dal trattamento sanitario a come aiutare chi è disagiato per via degli sbarchi. E il discorso nei punti principali dice quello che dice la legge. L’asilo politico è riconosciuto. Noi guardiamo i fatti, io personalmente ho visitato i Centri di accoglienza e sono stata anche su una nave”. “Il Movimento – afferma Artini – non è né di destra né di sinistra. Tra i nostri eletti non conosco soggetti destrorsi. Comunque non ho parlato con gli eurodeputati, ma sono in grado politicamente di sapersi esprimere da soli”.

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