Roma, 28 set. (LaPresse) – “Il Jobs act è la più grande operazione di sinistra immaginata sul mercato del lavoro in Italia da molti anni… Altro che Thatcher!”. Ne è certo il deputato del Pd e renziano doc, Paolo Gentiloni, intervistato da La Stampa. “Come tutte le leggi, anche la legge delega può essere migliorata – aggiunge – ma nei suoi punti essenziali è un’operazione di estensione delle tutele a chi non ne ha. Ed è una gigantesca mistificazione presentarla come qualcosa che limita i diritti: se Renzi avallasse questa mistificazione, anche in piccola misura, il risultato tragico sarebbe o di lasciare le cose come stanno o di fare un ennesimo pasticcio”. Secondo Gentiloni infatti “La minoranza, alcune posizioni sindacali… C’è la tendenza a presentare questa legge che estende le tutele come un’operazione che invece limita i diritti: a questa logica Renzi non può prestarsi”.
Sull’eventualità di un voto contrario alla delega sul Lavoro dalla minoranza del Pd, Gentiloni è categorico: “Farebbe un grave errore.
Non credo che si riunirebbe il Comintern per decretare l’espulsione del dissidente, ma non riduciamo il discorso a una questione disciplinare… La convivenza in una comunità politica si basa su poche regole essenziali: dibattito libero e poi comportamenti parlamentari corretti. Non siamo un club di liberi pensatori”.
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