Milano, 22 set. (LaPresse) – Per la fecondazione eterologa “credo che ci debba essere un ticket più o meno uniforme in tutte le Regioni”. Lo ha detto il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, a Milano per partecipare al Meeting informale dei ministri della Salute Europei. Le Regioni “sono andate avanti in modo autonomo e l’obiettivo è quello di cercare di rendere almeno omogenei gli interventi sul territorio a livello nazionale – ha spiegato il ministro – Io credo di aver sollecitato in modo molto pressante una legge al Parlamento, soltanto nell’interesse dei genitori che devono approcciare questa tecnica nelle cliniche e dei bambini che nasceranno. La legge serve per poter fare un Centro nazionale per la tracciabilità dei donatori e per riuscire a finanziare l’eterologa in modo equo e sostenibile per tutte quante le Regioni”.
“Credo che dovremmo fornire un position paper (un documento di indirizzo) per la conservazione dei gameti alle Regioni – ha spiegato – Abbiamo la necessità di tracciare in maniera sicura l’eterologa, e che questa tecnica venga fatta in centri che abbiano tutti i criteri per poterla realizzare nella massima sicurezza. Dovremmo avere un network fra i centri, e un Registro dei dati che oggi non abbiamo. I problemi sul campo ci sono”.
Queste difficoltà, ha sottolineato Lorenzin, “possono essere risolti soltanto da un intervento di tipo nazionale. Adesso vedremo il Parlamento cosa farà. C’é una legge comunitaria in arrivo e creda sia un’ottima occasione” per regolamentare la fecondazione eterologa. “Nel frattempo vigileremo per salvaguardare la sicurezza dei pazienti e la serenità delle coppie che vivono un momento bello- ha concluso – come quello di mettere al mondo un figlio”.
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