Roma, 19 ago. (LaPresse) – “In occasione del 60mo anniversario della morte di Alcide De Gasperi desidero ricordare questo grande statista che, con saggezza e lungimiranza, contribuì a fondare lo Stato democratico italiano dopo la tragedia della Seconda Guerra mondiale”. E’ quanto si legge nel messaggio che il presidente del Senato, Pietro Grasso, ha inviato a Maria Romana De Gasperi, presidente onorario della Fondazione De Gasperi.
“In quegli anni, grazie all’impegno di uomini come lui – aggiunge il presidente Grasso – si riuscì a garantire la libertà e la sicurezza, la ricostruzione economica, la rinascita delle istituzioni e il recupero del prestigio e della dignità dell’Italia nella comunità internazionale”.
“Oggi più che mai il suo insegnamento è ancora attuale: ‘Per salvare la libertà bisogna salvare la pace, ma il regime di libertà non si salva se non si attua la ricostruzione economica che è premessa di giustizia sociale’. Riflessioni come questa – conclude il presidente del Senato – ci ricordano che la democrazia non è un bene acquisito una volta per sempre, ma va rafforzata e difesa ogni giorno”.
Tanti i ricordi della statista tratteggiati dagli esponenti politici. “L’esempio e il pensiero di un uomo come De Gasperi non rappresentano solamente una pagina gloriosa del nostro passato, costituendo invece la linfa vitale della nostra attuale convivenza civile”. E’ quanto scrive il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, su Avvenire in occasione del 60esimo anniversario della morte dello statista italiano. “La sua azione politica – prosegue il presidente della fondazione intitolata allo statista – fu animata da una straordinaria tensione ideale, fondata nella luce della fede – senza mai cadere nel clericalismo o in derive confessionali – che gli permise umiltà e spirito di sacrificio nella quotidianità, prudenza e coraggio nei momenti decisivi”.
“La costituzione della Comunità europea di difesa (Ced) – ricorda Alfano – che De Gasperi riteneva fondamentale per realizzare il disegno europeo e che a pochi giorni dalla sua morte definiva ‘una spina nel cuore’. Oggi abbiamo tutti drammaticamente chiaro quanto fosse profetica quella visione e inescusabile quell’omissione per la quale l’Europa paga il conto dell’irrilevanza e della divisione nelle strategie nei teatri più delicati del mondo. Anche per tali motivi – conclude – De Gasperi è riconosciuto da tutte le forze politiche e sociali – comprese quelle che gli furono, allora, avverse- ‘padre della patria’, italiana ed europea”.
“60 anni fa moriva Alcide De Gasperi,indubbiamente il migliore e più decisivo uomo politico italiano del dopoguerra.Ricordarlo sarebbe dovere”, ha scritto su Twitter il senatore Ncd, Roberto Formigoni.
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