Roma, 22 dic. (LaPresse) – L’assemblea di Montecitorio, dopo una giornata, quella di ieri, caratterizzata dai toni accesi, è arrivata ad approvare il disegno di legge sulle province, sulle città metropolitane e sulle unioni e fusioni di Comuni. Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. Il via libera è arrivato soltanto nella notte, al termine di una seduta lunghissima, con 277 sì, 11 no e 7 astenuti. Il provvedimento piace al Pd, Nuovo Centrodestra e Scelta Civica, mentre è inviso a Lega Nord e Sel. Il disegno di legge non piace neppure a Forza Italia e Movimento 5 Stelle.
LE POLEMICHE – L’onorevole Renato Brunetta, presidente dei deputati di Forza Italia, stamattina ha commentato dicendo: “Ieri sera durante il voto finale della Camera dei deputati sulla legge truffa Delrio, che non abolisce le province, hanno votato a favore solo 277 deputati. Forza Italia e le altre opposizioni, tranne Sel, hanno abbandonato l’Aula di Montecitorio. Il numero legale era di 278 presenti, quindi il ddl Delrio è stato approvato solo grazie alla partecipazione e al voto contrario di 11 deputati di Sel e di altri 7 deputati, di vari gruppi, che si sono astenuti”. Dal M5S questo provvedimento è stato definito “una truffa”.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata