Roma, 7 dic. (LaPresse) – Ultime ore prima dello scontro a tre per le primarie del Pd. Da domani mattina alle 8, fino alle 20, sarà possibile decidere chi fra Pippo Civati, Gianni Cuperlo e Matteo Renzi sarà il nuovo segretario del partito e subentrerà a Guglielmo Epifani. Novemila i gazebo allestiti in tutta Italia per il voto a cui potranno accedere tutti i cittadini che hanno compiuto il sedicesimo anno d’età. Per i minorenni, gli studenti e i lavoratori fuori sede e i cittadini temporaneamente fuori sede era necessaria la registrazione online, scaduta ieri alle 12. Prima di prendere la scheda elettorale, verrà richiesto di firmare l’albo degli elettori delle primarie e la normativa sulla privacy. Per chi voterà sarà necessario recarsi al proprio seggio elettorale con un documento di identità e la tessera elettorale, oltre ad un contributo di 2 euro per le spese organizzative che pagheranno solo i non iscritti al Pd. Sulla scheda che verrà consegnata bisognerà barrare il nome del candidato scelto. I risultati delle primarie dovrebbero essere resi noti già domani sera. Sarà eletto segretario il candidato che avrà ottenuto la maggioranza assoluta delle preferenze. Se nessuno dovesse arrivare al risultato, si terrà un ballottaggio fra i due candidati che avranno ottenuto il maggior numero di voti.
A poche ore dalle primarie, i sondaggi danno in testa il sindaco di Firenze che, secondo l’Istituto demoscopico Ixè, sarebbe al 59% delle preferenze, seguito da Cuperlo con un 21% e Civati con il 14%. Ai seggi sono attesi circa 2 milioni di elettori. E a votare, al contrario di quanto detto in precedenza, ci sarà anche Romano Prodi che ieri ha annunciato: “I rischi aperti dalla recente sentenza della Corte mi obbligano a ripensare a decisioni prese in precedenza. Le primarie del Pd assumono oggi un valore nuovo. Nella situazione che si è venuta a determinare è infatti necessario difendere a ogni costo il bipolarismo. Pur con tutti i suoi limiti, il Pd resta l’unico strumento della democrazia partecipata di cui tanto abbiamo bisogno. Domenica, di ritorno dall’estero – ha concluso Prodi – mi recherò quindi a votare. In questa così drammatica situazione mi farebbe effetto non mettermi in coda con tanti altri cittadini desiderosi di cambiamento”.
Entusiasta la reazione di Civati che trova quello di Prodi un “atto di generosità straordinario” e pensa che sia la notizia “migliore di questa campagna elettorale. Non siamo interessati a conoscere il voto che esprimerà, ma la sua partecipazione è di certo un grande successo per il Pd che vuole cambiare. Dopo aver mancato l’elezione del presidente che avrebbe evitato le larghe intese, siamo stati gli unici a parlarne e a insistere per recuperare la sua delusione, che è anche quella di tanti nostri elettori, e per questo siamo molto felici della decisione del Professore”. “Contento” anche Renzi che spera che la decisione di Prodi spinga “tutti noi a portare piu persone possibili a votare alle primarie “per aumentare la partecipazione”. Per Cuperlo la partecipazione di Prodi renderà la giornata delle primarie “ancora più bella”.
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