Roma, 28 mar. (LaPresse) – Sale la tensione in vista del decisivo incontro tra Pier Luigi Bersani e Giorgio Napolitano, e nemmeno su ora e giorno i due stanno trovando l’accordo. Bersani vorrebbe infatti prorogare fino a domani il suo mandato esplorativo, Napolitano invece lo aspetta stasera al Quirinale, secondo fonti parlamentari e anche secondo quanto ha detto lo stesso segretario del Pd dopo aver concluso le consultazioni odierne. La vera grande distanza tra capo dello Stato e leader Pd è però un’altra, infatti Bersani punta ad avere un incarico pieno, Napolitano vuol tagliar corto. Anche perché un incarico a Bersani vorrebbe dire dar vita a un Governo, farlo giurare e poi andare in Parlamento, a farsi molto probabilmente sfiduciare, visto che Pdl e Grillini non lo appoggeranno. Uno scenario sconfortante per l’Italia che Napolitano punta ad evitare, provando a ‘incaricare’ una figura non politica che gestisca l’elezione del nuovo inquilino al Colle e la campagna elettorale. Difficile immaginare una proroga a Monti, specie dopo i lunghi coltelli volati in queste ore in merito caso Marò. Convincere Bersani a desistere sarà difficile, ma sarà più semplice che trovare una maggioranza in questo Parlamento.
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