Milano, 1 lug. (LaPresse) – Il segretario in pectore della Lega Nord, Roberto Maroni, al suo arrivo al forum di Assago (Milano) per la seconda giornata del congresso federale è stato salutato dai delegati seduti sugli spalti dal un lungo applauso e dal grido “secessione”. Tra i militanti leghisti, oggi più numerosi di ieri, sventolano bandiere con il nome di Bossi e la figura stilizzata di Alberto da Giussano. Sugli spalti del forum sono comparsi anche striscioni anche per il Senatur. “Bossi il Veneto è con te”, “Bossi solo con te” e “Busto è con Bossi”, recitano tre cartelli. All’esterno del forum sono in vendita magliette con il nome del fondatore della Lega, che molti militanti in arrivo con auto e pullman stanno acquistando.

Non mancano però i segni di apprezzamento per il segretario in pectore del Carroccio, Roberto Maroni. Uno striscione firmato dal movimento dei giovani padani, apparso anche ieri, dice “Grande Bobo”. Tra i cartelli ce n’è uno che dice “Italia di Merda. Secessione”. I lavori del congresso, presieduto oggi dal governatore del Veneto Luca Zaia, si sono aperte con la votazione del nuovo statuto del Carroccio, che è stato approvato a grandissima maggioranza per alzata di mano. All’articolo 1 lo statuto della Lega ribadisce che l’obiettivo del movimento è l’indipendenza della Padania. Dal palco del forum si alterneranno i capigruppo del Carroccio al parlamento europeo, Francesco Speroni, alla Camera, Giampaolo Dozzo, e al Senato Federico Bricolo, poi la parola passerà al leader fondatore del Carroccio, Umberto Bossi, che da oggi sarà presidente a vita del partito. Intanto la scaletta degli interventi in programma è stata modificata. Bossi avrebbe dovuto aprire i lavori della giornata conclusiva con il suo discorso, molto atteso. Il Senatur, però, non è ancora arrivato e così ha iniziato a parlare Francesco Speroni, capodelegazione del parlamento europeo, seguito dai capigruppo a Camera e Senato, Giampaolo Dozzo e Federico Bricolo.

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