Incidente mortale per il centauro 45enne catalano

Il Rally Dakar si conferma una corsa bella quanto dannata. Il pilota catalano di 45 anni, Carles Falcon, rimasto vittima di un incidente mentre gareggiava nella 46esima edizione della storica gara motoristica, è morto oggi a causa delle ferite provocate dalla sua caduta, avvenuta nella seconda tappa del 7 gennaio scorso. “L’equipe medica ha confermato che il danno neurologico causato dall’arresto cardiorespiratorio al momento dell’incidente è irreversibile. Ci ha lasciato”, ha riferito in un comunicato il team di TwinTrail. Ogni anno il prezzo da pagare è alto in termini di vite umane. Con il decesso di Falcon salgono a 78 i morti nelle 46 edizioni della gara che si svolge, per la quinta volta interamente in Arabia saudita. Nella conta sono inseriti, oltre a piloti e tecnici, anche spettatori e gli addetti ai lavori.

“Carlos era una persona sorridente, sempre attiva, che amava con passione tutto ciò che faceva, soprattutto le moto. Ci ha lasciato facendo qualcosa che era il suo sogno, correre la Dakar. Si stava divertendo, era felice in moto. Dobbiamo ricordarlo per il suo sorriso e per la felicità che ha suscitato in tutti”, aggiunge il team. Il pilota, che stava partecipando alla sua seconda Dakar, era caduto pesantemente al chilometro 448 della seconda tappa. Caduto di testa, Falcon è stato rianimato da un’équipe medica inviata sul luogo dell’incidente, prima di essere trasportato in aereo all’ospedale Al-Duwadimi. E’ stato posto in coma artificiale, è poi trasferito all’ospedale di Riad per un intervento chirurgico d’urgenza, prima di essere rimpatriato pochi giorni dopo in Spagna. La sera dell’incidente la sua squadra ha annunciato che Falcon soffriva di edema cerebrale e di frattura di una vertebra.

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