I parchi gioielli verdi del Paese, da febbraio del 2022 la salvaguardia dell'ambiente nei principi Costituzione

Il 22 maggio è la Giornata mondiale della biodiversità indetta dalle Nazioni Unite per celebrare ogni anno la natura, la ricchezza della vita, gli ecosistemi, le specie presenti sul nostro Pianeta. L’Italia è uno scrigno di biodiversità, dove sono raccolti i suoi gioielli verdi. Il sistema delle aree protette nazionali e regionali, insieme alla rete Natura 2000, copre un’estensione di oltre 10.500.000 di ettari, interessando più del 20% della superficie terrestre e l’11% di quella in mare a giurisdizione italiana. I parchi nazionali – viene ricordato da ‘parks.it’ – in Italia sono 25; c’è anche il 26esimo che è quello di Portofino che al momento ha una perimetrazione provvisoria. Le aree marine protette sono 32. I siti di Rete Natura 2000 sono 2633. Sono 11 le aree naturali – geoparchi – tutelato sotto l’ombrello dell’Unesco.

Tra i Paesi europei l’Italia è il più ricco di biodiversità, cioè quello con la più ampia varietà di forme di vita ed ecosistemi. Ma molta di questa natura è a rischio.

In base ai dati dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) la fauna italiana è stimata in oltre 58mila specie e il numero totale arriva a circa 60mila se si considerano anche le sottospecie. Delle 672 specie di vertebrati italiani (576 terrestri e 96 marine), 6 sono estinte in Italia e 161 sono minacciate di estinzione. Tra gli invertebrati sono minacciati di estinzione il 9% dei coralli, l’11% delle libellule, il 21% dei coleotteri saproxilici, il 6% delle farfalle e l’11% degli apoidei valutati. Anche per gli invertebrati si rilevano trend preoccupanti, per esempio la percentuale di popolazioni di libellule in declino è pari al 16% del totale, 5 volte maggiore di quelle in aumento.

L’Italia – continua l’analisi dell’Ispra aggiornata a gennaio 2022 – ospita un patrimonio floristico di grande rilievo: 2.704 licheni, 1.209 briofite e 8.249 entità vascolari (di quest’ultima il 21,1%, pari a 1.739 entità è endemica, ovvero esclusiva del nostro territorio, e di queste 1.164 sono anche esclusive regionali, cioè con areale ristretto a una sola regione). L’indicatore mostra anche lo stato di rischio della nostra vegetazione per 2.430 entità vascolari (che rappresentano il 29,5% della flora vascolare italiana). Lo stato di conservazione non viene considerato soddisfacente: delle 2.430 entità vascolari valutate dalle liste rosse italiane, il 2,2% (54 entità) sono estinte o probabilmente estinte e il 24,3% (590 entità) è a rischio di estinzione. Il pericolo maggiore “arriva dalle pressioni antropiche” legate “ai cambiamenti di uso del suolo”, tipo le modifiche dei sistemi naturali (39%), lo sviluppo agricolo e residenziale (27%).

L’8 febbraio del 2022 il Parlamento italiano ha introdotto la tutela dell’ambiente della biodiversità e degli ecosistemi tra i principi fondamentali nella Costituzione. All’articolo 9, dopo il comma dedicato alla tutela del paesaggio e del patrimonio storico e artistico, è stato aggiunto che “la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi anche nell’interesse delle future generazioni”. E all’articolo 41, in materia di esercizio dell’iniziativa economica, si prevede che le attività non possano svolgersi “in modo da recare danno alla salute e all’ambiente”. Il principio del ‘non arrecare danno significativo’ (Do No Significant Harm) all’ambiente è, tra l’altro, un caposaldo delle norme europee del Next Generation EU. Questo, implica la necessità di un’armonizzazione dei Piani e delle Strategie del Paese, come per esempio la Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile, la Strategia nazionale per la biodiversità, il Piano per la transizione ecologica, il Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec), il Piano nazionale di adattamento al cambiamento climatico, la Strategia nazionale per l’economia circolare.

Il tema della Giornata mondiale del 2024 è ‘Essere parte del Piano’. E’ un invito all’azione rivolto a tutte le parti interessate per arrestare e invertire la perdita di biodiversità sostenendo l’attuazione del Quadro globale sulla biodiversità di Kunming-Montreal. Quest’anno sono anche previste due riunioni degli organi sussidiari della Convenzione sulla diversità biologica a Nairobi.

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