Il programma di lavoro offre indicazioni su transizione ecologica, investimenti su ricerca e innovazione, decarbonizzazione e taglio "graduale" dei sussidi ai fossili

Transizione ecologica, investimenti su ricerca e innovazione, decarbonizzazione e taglio “graduale” dei sussidi ai fossili, obiettivi più elevati sul clima, energia e mobilità. Anche di questo si occupa il Trattato del Quirinale dedicato alla cooperazione tra Italia e Francia, firmato dal presidente del consiglio Mario Draghi e dal presidente francese Emmanuel Macron, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In questo quadro naturalmente viene posta un’attenzione particolare alla tutela delle Alpi, e al delicato ecosistema del mar Mediterraneo, con l’idea per esempio di estendere la superficie delle aree protette.
Il programma di lavoro del Trattato offre indicazioni anche sui temi più ampi del Green deal. Il capitolo clima e transizione ecologica – con il richiamo agli obiettivi dell’accordo di Parigi sui cambiamenti climatici – racconta di un impegno da parte di Italia e Francia per “incoraggiare gli Stati membri dell’Unione europea ad aumentare la loro ambizione”.
In particolare per “sostenere un rafforzamento del mercato” della CO2 europeo (Ets) che “includa un prezzo minimo del carbonio e l’istituzione entro il primo gennaio 2023 di un meccanismo di adeguamento compatibile con le regole dell’Organizzazione mondiale del commercio”. Tra gli altri elementi una spinta alla “cooperazione in materia di ricerca e sviluppo industriale per soluzioni energetiche sostenibili, pulite e sicure, in particolare nel quadro degli strumenti messi a disposizione dall’Unione europea”.
Si parla anche della promozione dell’economia circolare, della bioeconomia, di ricerca, sviluppo e innovazione per la transizione ecologica. Oltre che di “lavorare per l’eliminazione graduale dei sussidi ambientalmente dannosi e favorire investimenti pubblici privati verdi e il ‘Green public procurement'”. A questo si affianca l’attenzione sulla diffusione di pratiche agro-ecologiche, di agricoltura biologica, di salvaguardia del suolo, di prevenzione del dissesto idrogeologico, e di lotta alla deforestazione.
Su mobilità e infrastrutture Italia e Francia intendono creare il “gruppo di lavoro tecnico sulle questioni Ue relative alle mobilità e infrastrutture sostenibili”, che includa un rappresentante dei rispettivi ministeri degli Esteri per “identificare delle sinergie sui principali temi di interesse bilaterale e europeo, nel quadro del Green deal europeo, e in coordinamento con la declinazione dei rispettivi Piani nazionali di ripresa e resilienza”.

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