Arriva l'overshoot day, siamo in deficit ecologico. Per soddisfare tutti consumi degli italiani servono 4 Paesi come il nostro

Il nostro Paese ha finito il budget di risorse naturali a disposizione per quest’anno. In realtà, ne abbiamo ancora per un paio di giorni ma il 19 maggio finiranno: e sarà l’overshoot day per l’Italia. Dal 20 inizierà a consumare quelle future, a cominciare da quelle del 2025, riferisce il Global footprint network che ogni anno misura la domanda di risorse e servizi da parte delle popolazioni e l’offerta di risorse e servizi da parte dei loro ecosistemi.

Anche quest’anno per l’Italia – come spiega il Wwf – il consumo di risorse naturali “supera la capacità del nostro Paese di generarne nuove: siamo in deficit ecologico, in altre parole spendiamo più delle risorse che abbiamo, e immettiamo in atmosfera più CO2 della capacità che hanno gli ecosistemi di assorbirla”. Oggi per soddisfare i consumi annui degli italiani sarebbero necessarie più di 4 Paesi” come l’Italia. Funziona tutto come fosse un estratto conto, con le entrate e le uscite: l’impronta ecologica indica le uscite, la biocapacità sono le entrate. E anche quest’anno per il nostro Paese le uscite di risorse naturali superano le entrate.

I dati dimostrano che ogni anno l’overshoot day si verifica sempre più precocemente, segnalando l’aumento della pressione sui sistemi naturali del Pianeta. In Italia – si riferisce – “non siamo ai livelli di Qatar e Lussemburgo, che già a febbraio facevano toccare il fondo alle risorse del Pianeta, né di Emirati arabi, Stati Uniti e Canada che hanno esaurito le risorse a marzo. Ma siamo comunque molto alti nella classifica dei Paesi che consumano più rapidamente le proprie risorse. Con 4 ettari globali pro-capite (Gha), l’impronta ecologica di ciascuno dei 60 milioni di abitanti dell’Italia è notevolmente superiore alla biocapacità che ha disponibile pari a 1 ettaro globale procapite“. L’Italia ha in generale “un’impronta più bassa della media europea” pari a 4,5 Gha pro-capite, e anche “inferiore a quella di Francia e Germania (rispettivamente 4,3 e 4,5 Gha pro-capite) ma superiore a quella della Spagna (3,9 Gha pro-capite)”.

Secondo il Wwfle principali cause sono i trasporti e il consumo alimentare. E’ quindi urgente investire in energie rinnovabili, adottare pratiche di produzione e consumo responsabili e promuovere la conservazione ambientale, per non distruggere le capacità rigeneratrici del Pianeta e salvare il benessere che abbiamo conquistato”. Se tutti gli umani vivessero e consumassero come noi italiani – viene rilevato – “servirebbero le risorse di quasi tre pianeti, 2,6 per l’esattezza”.

Per il Wwf “rientrare nei limiti naturali non va visto come un sacrificio ma come uno spostamento verso tecnologie più avanzate e più pulite e verso un’economia più giusta. Le risorse che abbiamo a disposizione sono una quantità finita ma le nostre capacità no. Vivere all’interno delle capacità del nostro territorio è tecnologicamente possibile, finanziariamente vantaggioso ed è la nostra unica possibilità per un futuro prospero”.

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