Il nuovo nome era stato proposto da Le Pen stessa nel corso del congresso l'11 marzo scorso

Addio al Front national. Il partito francese di estrema destra guidato da Marine Le Pen cambia nome e diventerà da oggi Rassemblement national, cioè Raduno nazionale. Manterrà invece nel suo logo la fiamma, in segno di continuità. Il nuovo nome era stato proposto da Le Pen stessa nel corso del congresso l'11 marzo scorso ed è stato sottoposto ai militanti con voto via posta: consultati il 9 maggio, i militanti dovrebbero avere adottato la nuova dicitura e stasera sarà Marine Le Pen ad annunciare i risultati da Lione, al termine di una riunione del partito.

"Vogliamo riunire (in francese 'rassembler') e non soltanto essere un fronte", ha spiegato l'eurodeputato Nicolas Bay sul canale parlamentare Lcp. Con questa mossa Marine Le Pen conta di portare avanti l'opera di sdoganamento del suo partito avviata da quando ne ha assunto le redini nel 2011, nella speranza di farne un partito di governo e ravvivare la fiamma dell'estrema destra. Il cambio di nome dovrebbe essere il culmine della rifondazione di un partito che vuole rifarsi il volto, sbarazzandosi del suo passato razzista e antisemita e desideroso di trovare nuovi alleati per vincere. Per Marine Le Pen, il riferimento è al gruppo parlamentare frontista fra il 1986 e il 1988 chiamato 'Front national-Rassemblement national', che contava diversi deputati della destra classica. Nel congresso di Lille di marzo, che ha re-incoronato Marine Le Pen presidente del partito eleggendola all'unanimità (era l'unica candidata), la leader aveva spiegato così la proposta di cambiare il nome: "Il rinnovamento per il quale mi avete eletta vi chiedo ora di portarlo a termine, è la condizione del nostro successo". E in quello stesso 16esimo congresso Marine ha fatto in modo che al padre Jean-Marie non rimanesse più alcun legame con il movimento da lui fondato nel 1972: all'ingombrante fondatore è stato tolto il titolo di 'presidente onorario' che gli rimaneva, tanto che il patriarca aveva deciso di non presentarsi alla riunione. Cambio di nome sì, ma quello che resterà al Rassemblement national (RN) sarà la fiamma presente nel logo del partito. Un calco del logo del Movimento sociale italiano (Msi) oggi scomparso, al quale l'FN si ispirò politicamente agli inizi e che l'ha aiutato finanziariamente, ricorda la storica Valerie Igounet.

 Un modo questo per riunire i militanti divisi sul cambio del nome: in un questionario svolto in autunno, il 48% dei militanti si era espresso contro il cambio di nome, ma una larga maggioranza si era detta attaccata alla fiamma come identificazione del partito e simbolo delle lotte portate avanti. La fiamma, simbolo di continuità, incarna così i temi federatori del partito, come sicurezza e immigrazione, che Marine Le Pen mette avanti preoccupata di rassicurare i militanti che hanno risentito della sua sconfitta alle presidenziali.

Nel 2017 Le Pen è arrivata al ballottaggio delle elezioni presidenziali a maggio, perdendo poi contro l'attuale presidente Emmanuel Macron, ma il suo partito ha subìto un crollo nelle elezioni legislative di giugno. Giovedì Le Pen ha chiesto al suo ex alleato per le presidenziali Nicolas Dupont-Aignan di figurare su una lista comune per le europee del 2019, ma al momento pare che il presidente di Debout la France voglia presentare una lista propria con altri due piccoli partiti.

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