Il presidente Usa si rivolge a Ottawa dopo aver ordinato tariffe del 25% sulle merci canadesi

Donald Trump torna a ripetere che il Canada dovrebbe diventare il 51esimo stato americano: in questo modo non ci sarebbero dazi Usa. E’ quanto ha scritto sul suo social Truth il presidente americano poche ore dopo aver firmato l’ordine esecutivo che impone tariffe del 25% alle merci che provengono da Canada e Messico e del 10% a quelle cinesi. 

Trump: “Canada diventi 51esimo Stato e non avrà dazi”

“Paghiamo centinaia di miliardi di dollari per dare sussidi al Canada. Perché? Non c’è un motivo. Non abbiamo bisogno di nulla di ciò che hanno loro. Abbiamo energia illimitata, dovremmo produrre le nostre auto e abbiamo più legname di quanto potremmo mai usare. Senza queste massicce sovvenzioni, il Canada cessa di esistere come Paese vitale. Duro ma vero! Pertanto, il Canada dovrebbe diventare il nostro amato 51° Stato. Tasse molto più basse e una protezione militare di gran lunga migliore per il popolo canadese – e niente dazi!”, le parole del capo della Casa Bianca.

Trump: “Wsj guida lobby dei dazi”

Trump poi va all’attacco del Wall Street Journal. “La ‘Lobby dei dazi’ guidata dal Wall Street Journal, giornale globalista e sempre in errore, sta lavorando duramente per giustificare il fatto che Paesi come il Canada, il Messico, la Cina e troppi altri da nominare, continuino il decennale inganno all’America, sia per quanto riguarda il commercio, la criminalità e le droghe velenose che possono entrare liberamente in America. Quei giorni sono finiti!”, scrive ancora sul social Truth il presidente Usa. “Gli Stati Uniti hanno grandi deficit con il Canada, il Messico e la Cina (e quasi tutti i Paesi!), hanno un debito di 36 mila miliardi di dollari e non saremo più il ‘Paese stupido'”, aggiunge Trump, “produci i tuoi prodotti negli Usa e non ci saranno dazi! Perché gli Stati Uniti dovrebbero perdere trilioni di dollari nel sussidiare gli altri paesi, e perché questi altri Paesi dovrebbero pagare una piccola frazione del costo di quello che i cittadini statunitensi pagano per farmaci e prodotti farmaceutici, per esempio? Questa sarà l’età dell’oro dell’america! Ci sarà da soffrire? Sì, forse (e forse no!). Ma renderemo l’america di nuovo grande, e tutto questo varrà il prezzo da pagare. Siamo un paese che ora viene gestito con buon senso – e i risultati saranno spettacolari!!!”. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata