Il ministero degli Esteri di Rabat: "Non c'era altra scelta per ripristinare circolazione civile e commerciale"

Di fronte alle gravi e inaccettabili provocazioni da parte delle milizie del Polisario nella zona cuscinetto del Guergarat, nel Sahara marocchino, "il Marocco ha deciso di agire, nel rispetto delle sue facoltà, in virtù dei suoi doveri e in conformità con il diritto internazionale". L'annuncio arriva dal ministero degli Affari esteri, della Cooperazione e dei Marocchini residenti all'estero, come riporta il sito Barlamane.com

Dopo essersi impegnato alla massima calma, di fronte alle provocazioni delle milizie del Polisario, "il Regno del Marocco non ha avuto altra scelta che assumersi le proprie responsabilità per porre fine al blocco causato da queste azioni e ripristinare la libera circolazione civile e commerciale", ha ribadito il ministero in una nota.

Il Polisario e le sue milizie, entrate nella zona dal 21 ottobre, hanno iniziato con atti di banditismo, hanno bloccato la circolazione di persone e merci sulla strada principale, aggredendo continuamente gli osservatori militari del Minurso, ricorda il ministero ribadendo che queste azioni documentate costituiscono veri e propri atti premeditati di destabilizzazione, che alterano lo status dell'area, violano gli accordi militari e rappresentano una vera minaccia alla sostenibilità del cessate il fuoco. Questi atti minano le possibilità di un qualsiasi rilancio del processo politico voluto dalla Comunità internazionale, insiste il Ministero marocchino nella nota, rilevando che dal 2016 il Polisario ha moltiplicato le azioni nella zona, violando gli accordi militari ignorando gli appelli all'ordine lanciati dal segretario generale dell'Onu e in violanzione delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, in particolare le 2414 e 2440, che imponevano al Polisario di porre fine a questi atti destabilizzanti.

 

Il Regno del Marocco ha prontamente allertato e regolarmente informato di queste azioni il segretario generale dell'Onu e gli alti funzionari delle Nazioni unite oltre che i membri del Consiglio di sicurezza e la Minurso (la missione di pace delle Nazioni Unite nel Sahara Occidentale, ndr), e gli Stati confinanti. Nella nota del ministero si precisa che il Regno ha concesso tutto il tempo necessario agli uffici dell'Onu e alla Minurso perché esortassero il Polisario a porre fine alle azioni destabilizzatrici e a lasciare la zona cuscinetto del Guergerat. Tuttavia, gli appelli della Minurso e del Segretario generale dell'Onu, nonché gli interventi di molti membri del Consiglio di sicurezza, sono andati a vuoti, afferma Rabat, sottolineando che "il Marocco ha quindi deciso di agire nel rispetto delle sue facoltà, in virtù dei suoi doveri e nel pieno rispetto del diritto internazionale". Il Polisario, solo, si assume la piena responsabilità e tutte le conseguenze, conclude il ministero.

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