Francia, Lecornu salvo per 18 voti: respinta mozione di sfiducia di Lfi. Poi bocciato anche il testo del Rn

Francia, Lecornu salvo per 18 voti: respinta mozione di sfiducia di Lfi. Poi bocciato anche il testo del Rn
(AP Photo/Thibault Camus)

271 i voti per la caduta del governo al documento proposto da La France Insoumise : ne servivano 289

 In Francia, il governo Lecornu II si è salvato dalla prima mozione di sfiducia. La mozione presentata da La France Insoumise, che aveva maggiori probabilità di passare, è stata respinta dai parlamentari dell’Assemblea Nazionale. Lo riporta Bfmtv precisando che, salvo sorprese, il premier e il suo governo dovrebbe essere salvi, poiché il partito di sinistra ha fatto sapere che non voterà la mozione di sfiducia sostenuta dall’estrema destra del Rassemblement National. Il testo è stato votato da 271 membri dell’Assemblea nazionale, un numero non sufficiente per arrivare ai 289 necessari per far cadere il governo. E’ ora in corso la votazione della mozione di sfiducia presentata dall’estrema destra del Rassemblement National.

Non passa neanche il documento di Rn

La seconda mozione di sfiducia, presentata dall’estrema destra del Rassemblement National, è stata, come prevedibile, respinta a larga maggioranza dai deputati dell’Assemblea nazionale. Lo riporta Bfmtv. Il testo ha ottenuto 144 voti contro i 289 necessari per fare cadere il governo.

Lfi pronta a presentare mozione per destituzione Macron

La France Insoumise (Lfi) presenterà oggi una mozione per la destituzione del presidente francese, Emmanuel Macron. “La mozione di sfiducia ha rischiato di far cadere Lecornu e il suo governo. Il nostro primo pensiero è per il Paese, per tutti coloro che soffriranno a causa delle politiche crudeli annunciate nel bilancio”, ha commentato Mathilde Panot, capogruppo Lfi all’Assemblea Nazionale. “Lanciamo un solenne appello al Paese: non arrendetevi”, ha continuato la deputata, annunciando che Lfi ripresenta una mozione per la destituzione di Macron. “Mancavano solo 18 voti per farlo cadere”, ha commentato subito dopo il voto. Panot critica duramente la “responsabilità storica” che attribuisce alla “direzione del Partito Socialista” dopo il fallimento del voto di censura e ha fatto appello a una “resistenza popolare”. 

Il premier: “Ora mettiamoci al lavoro”

Mettiamoci al lavoro“. Così il premier francese, Sebastien Lecornu, che, con il suo secondo governo, è sopravvissuto alle due mozioni di sfiducia presentante da La France Insoumise e Rassemblement National, votate questa mattina dall’Assemblea Nazionale. “I dibattiti dovevano iniziare e, come avete visto, inizieranno”, aggiunge dirigendosi a piedi al Matignon.

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