La testata libica Almasdar Media ha pubblicato un video in cui si vede “Najim Osama Almasri, ricercato dalla Corte penale internazionale (Cpi), mentre uccide un cittadino innocente in una strada di Tripoli“. Nel video si vede l’uomo identificato come Almasri gettare a terra un altro uomo per poi colpirlo con calci e pugni tra i passanti e mentre il traffico continua a scorrergli accanto. Prova poi a trascinare la vittima che appare priva di sensi. Il video mostra anche le tracce di sangue lasciate sul luogo della violenza.
Un testimone delle torture di Almasri aveva raccontato la sua esperienza: “Perché è stato rilasciato?”
“La mia esperienza non è molto diversa da quelle di altre persone torturate o uccise. Direi che sono fortunato per essere ancora vivo. Ma la domanda che ancora ci poniamo è perché Almasri sia stato rilasciato. Come può un criminale come lui, che negozia con i trafficanti di esseri umani, che induce alla tortura le persone sotto la sua prigionia, essere rilasciato? È puro disprezzo per la dignità e i diritti umani”. Questa la testimonianza di Mahamt Daoud, cittadino sudanese che ha denunciato le violenze subite all’interno della prigione Ain Zara di Tripoli, una di quelle che ricadono sotto la direzione di Almasri. Daoud ha parlato nel gennaio 2025 all’esterno della Camera dei Deputati, in occasione di una conferenza stampa organizzata dalle opposizioni per dare voce a delle testimonianze dirette delle violenze perpetrate nelle carceri libiche. “La mia esperienza personale inizia nella prigione di Ain Zara, un famigerato carcere situato in un’area totalmente sotto il controllo militare del governo”, racconta Daoud.
“Io sono stato torturato, specialmente attraverso il metodo del pestaggio. Sono anche stato legato con le mani dietro la schiena. Stessa cosa per i piedi”, è il racconto diretto dell’ex prigioniero. “Che effetto mi ha fatto sapere che l’Italia ha liberato Almasri? In realtà mi sento davvero ferito, perché non mi aspettavo che l’Italia potesse rilasciarlo. È un chiaro messaggio che così si invia alle persone innocenti: rilasciamo quell’uomo che continuerà a torturarle“.
Alla luce di questo, Daoud dice di “non sentirsi al sicuro, dato che ho ancora fratelli e sorelle bloccati in quei luoghi”. E conclude: “È una situazione disumana e un comportamento disumano. Per questo dovrebbe essere fermato in modo tale da far emergere l’umanità al di sopra di qualsiasi altra cosa, a prescindere dal colore e da qualsiasi altra situazione”, conclude.
Almasri arrestato a Torino e poi tornato in Libia
Almasri fu arrestato in Italia e poi rilasciato ed espulso nuovamente in Libia. La notizia è stata aspramente criticata ed è finita al centro di un procedimento della Cpi e di uno del tribunale dei ministri. Almasri “è stato rilasciato per poi essere rimpatriato a Tripoli per ragioni di urgenza e sicurezza, vista la pericolosità del soggetto”, aveva detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel corso del question time al Senato a proposito del caso del libico, pochi giorni poco.
L’uomo – ha sottolineato – era “stato temporaneamente associato alla locale casa circondariale ‘Lorusso e Cotugno’ e, quindi, messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente, ossia la Corte d’Appello di Roma e la citata Procura Generale presso la stessa Corte d’Appello”, “il 21 gennaio, la Corte d’Appello di Roma, nell’ambito delle prerogative di vaglio dei provvedimenti di limitazione della libertà personale, ha dichiarato il non luogo a provvedere sull’arresto del cittadino libico, valutato come irrituale in quanto non previsto dalla legge, disponendone l’immediata scarcerazione se non detenuto per altra causa”.
Schlein. “Video choc, Meloni spieghi perché l’ha liberato”
“Le immagini mostrate dai media libici sono terrificanti. Se venisse confermato che a commettere il barbaro omicidio di un cittadino libico in mezzo alla strada è stato il criminale Almasri, il governo italiano deve rispondere a una semplice domanda. Giorgia Meloni non può più esimersi dallo spiegare agli italiani per quale motivo il suo governo, con una scelta politica che lei stessa pochi giorni fa ha rivendicato, ha volutamente ignorato il mandato di cattura della Corte Penale Internazionale che pende su Almasri per i suoi crimini, gli omicidi e le torture, e lo ha liberato e riaccompagnato a Tripoli dove sta continuando a uccidere”. Così la segretaria del Pd Elly Schlein.
Borghi (Iv): “Doveva stare in prigione, perché Meloni l’ha scarcerato?”
“Dunque: un tizio accusato dalla Corte penale internazionale di ‘crimini di guerra e contro l’umanità di oltraggio alla dignità personale, trattamento crudele, tortura, violenza sessuale, stupro, omicidio, contro l’umanità derivante da altri atti inumani, di persecuzione contro l’umanità, commessi nella prigione di Mitiga dal 15 febbraio 2011 in poi’, dopo essere stato rimpatriato a spese del contribuente italiano con aereo di Stato della nostra Repubblica, tra gli osanna festosi e irridenti dei suoi complici, starebbe nuovamente dando prova di sé. Uccidendo cittadini libici per le strade di Tripoli, come se fossero quelle del Far West”. Lo dice il senatore Enrico Borghi, vicepresidente di Italia viva. “Quel signore doveva stare in una prigione. E rimane ancora inevasa, silente e misteriosa la risposta ad una semplice domanda: perché, presidente Meloni, sottosegretario Mantovano e ministri Nordio e Piantedosi, quel soggetto non è stato associato alle galere – conclude Borghi – e anzi è stato scarcerato e riportato con tutti gli onori laggiù? Perché?”.
Bonelli: “Almasri uccide in Libia, ecco chi abbiamo liberato”
“Almasri, l’uomo accusato dalla Corte penale internazionale di torture, stupri e crimini contro l’umanità, è stato ripreso a Tripoli mentre uccide un uomo a pugni in strada. Giorgia Meloni, guarda chi hai liberato! Ecco la tua idea di legalità: scarcerare e rimandare in patria con un volo di Stato assassini e stupratori. Oggi quell’uomo continua a mietere vittime e la responsabilità politica e morale è tutta del tuo governo, che ha tradito le vittime e lo Stato di diritto, macchiando di vergogna l’Italia davanti al mondo”. Così Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra e co-portavoce di Europa Verde sui suoi profili social.
“Meloni – aggiunge – non può continuare a nascondersi ed è giusto che i suoi ministri a partire da Nordio siano sotto processo. Venga subito in Parlamento per aver liberato un criminale che oggi uccide davanti alle telecamere. Se io fossi al posto della premier non dormirei la notte”.
Magi: “Mani Meloni, Piantedosi e Nordio sporche di sangue”
“Osama Njeem Almasri, l’uomo che l’Italia ha riconsegnato alla Libia con un volo di Stato ignorando un mandato di cattura internazionale, continua a uccidere. E lo fa impunito, addirittura alla luce del sole in strada, come mostrano i video diffusi da alcuni media libici. Chi governa l’Italia sapeva chi fosse e cosa avesse fatto il torturatore libico. Lo ha rimandato indietro assumendosi la responsabilità politica e morale di ogni crimine che Almasri continuerà a commettere. Le mani di Meloni, Piantedosi e Nordio sono sporche di sangue. Non ci sono scuse, né alibi: Meloni, Piantedosi e Nordio dovranno rispondere davanti al Paese per questa vergogna”. Lo afferma il segretario di Più Europa Riccardo Magi.

