La scelta per la sede dell’atteso incontro tra il presidente Usa Donald Trump e quello russo Vladimir Putin alla fine è ricaduta sull’Alaska. Questo Stato Usa, che si trova quasi a metà strada tra Washington e Mosca, e che finora non aveva mai ospitato vertici internazionali di rilievo, è stato considerato come il luogo migliore per il faccia a faccia, in programma il 15 agosto, tra i due leader, più dell’Italia, considerata dalla Russia “troppo schierata con Kiev” e più degli Emirati Arabi Uniti, ipotesi che era stata ventilata da Putin.
L’Alaska venduta dalla Russia agli Usa nel 1867
La scelta dell’Alaska non è casuale ed è ricca di simbolismo. Nel 1867 la Russia vendette la regione agli Stati Uniti per 7,2 milioni di dollari. La sede “favorisce naturalmente la Russia”, ha commentato con l’Associated Press Nigel Gould-Davies, ricercatore associato della Chatham House. “È facile immaginare Putin che fa valere il suo punto di vista: una volta questo territorio era nostro e ve l’abbiamo dato, l’Ucraina aveva questo territorio e ora dovrebbe restituircelo”, ha detto l’esperto. L’incontro sul suolo statunitense presenta un altro importante vantaggio per Putin. Lo ‘zar’ non corre il rischio di essere detenuto in base al mandato d’arresto emesso dalla Corte penale internazionale, poiché gli Usa non riconoscono la giurisdizione del tribunale. Inoltre è rappresentativo degli interessi economici di Washington e Mosca. “Sembra abbastanza logico che la nostra delegazione sorvoli semplicemente lo Stretto di Bering, e che sia in Alaska che si terrà un vertice così importante e atteso dei leader dei due Paesi”, ha detto il consigliere presidenziale russo, Yuri Ushakov, parlando con i giornalisti. Ushakov ha riferito che Trump e Putin parleranno non solo dell’Ucraina ma anche dei rispettivi interessi economici che si intersecano appunto “in Alaska e nell’Artico”.
Trump vuole che sia Putin ad andare da lui
Per Trump, riflette il Times, è importante che sia Putin ad andare negli Usa piuttosto che essere lui a viaggiare nella direzione opposta e il fatto di ospitare il vertice gli ha anche dato la possibilità di dare la notizia del luogo. L’ultima visita del presidente russo negli Stati Uniti risale al 2015, quando partecipò alla riunione dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. L’incontro in Alaska è il primo vertice tra Stati Uniti e Russia dal 2021, quando l’ex presidente Joe Biden incontrò Putin a Ginevra. L’ultima volta che il leader russo ha visto in presenza Trump è stato nel 2019 in occasione del vertice del G20 in Giappone. Nel luglio 2018 i due leader si incontrarono ad Helsinki, in Finlandia. Il Times fa notare che data la sua posizione quasi a metà strada tra Washington e Mosca, è sorprendente che l’Alaska non abbia mai ospitato un vertice tra superpotenze e ricorda che l’evento più simile avvenuto nello Stato Usa fu l’incontro tra l’allora presidente Ronald Reagan e Papa Giovanni Paolo II all’aeroporto di Fairbanks durante una sosta per il rifornimento durante un tour nel Pacifico nel 1984, l’anno in cui gli Usa e il Vaticano hanno stabilito relazioni diplomatiche complete.
Ma l’Alaska, fanno notare i media russi, è anche ben lontano dall’Europa e dall’Ucraina. Il Cremlino ha fatto già sapere che si aspetta che il prossimo incontro tra Putin e Trump avvenga in territorio russo. L’invito, ha detto, è già stato recapitato.