Israele attacca Iran, Rutte: “Non siamo vicini a guerra mondiale o nucleare”

Israele attacca Iran, Rutte: “Non siamo vicini a guerra mondiale o nucleare”
Israele attacca Iran (AP Photo/Muhammad Sajjad)

Le reazioni internazionali ai raid israeliani contro la Repubblica islamica. Pechino preoccupata. Londra: “Momento pericoloso”

Dopo lattacco di Israele all’Iran “non siamo vicini alla guerra mondiale o nucleare“. A dirlo è segretario generale della Nato Mark Rutte rispondendo alla domanda di una giornalista nel corso di un punto stampa a Stoccolma, poche ore dopo i raid israeliani scattati contro siti nucleari e militari nella Repubblica Islamica. 

Mark Rutte su Israele Iran
Mark Rutte su Israele Iran
Stoccolma, 13 giugno 2025 (Stefan Jerrevång/TT News Agency via AP)

“Penso che ora sia fondamentale per molti alleati, compresi gli Stati Uniti, lavorare per allentare la tensione. So che lo stanno facendo” e penso sia “prioritario”, ha aggiunto il numero uno dell’Alleanza Atlantica in un punto stampa congiunto con il premier svedese Ulf Kristersson. 

Israele attacca Iran, le reazioni internazionali

L’attacco israeliano ha provocato immediate reazioni internazionali, a partire da quella dell’Italia, con il ministro degli Esteri Tajani che, dopo aver rassicurato sulla situazione degli italiani in Iran, ha invitato le parti a “tornare al dialogo”. Anche la Francia e la Germania chiedono di evitare “qualsiasi escalation” e la Cina si dice “fortemente preoccupata”. La Turchia ha condannato senza mezzi termini l’attacco di Israele, mentre Londra parla di “momento pericoloso”. Gli Stati Uniti hanno subito precisato di non essere coinvolti nell’operazione militare israeliana anche se Trump è stato avvisato in anticipo.

Trump al Wsj: “Eravamo informati dei piani di Israele”

Gli Stati Uniti erano informati dei piani di Israele per attaccare l’Iran. Lo ha detto Donald Trump al Wall Street Journal. “Preavviso? Non è stato un preavviso. E’ stato, sappiamo cosa sta succedendo“, ha risposto il presidente alla domanda su che tipo di preavviso gli Stati Uniti avessero ricevuto prima dell’attacco. Trump ha detto di avere parlato con Benjamin Netanyahu giovedì e di volere parlare di nuovo con il premier israeliano oggi. Il presidente ha definito l’operazione “un attacco di grande successo, per usare un eufemismo”. L’Iran “avrebbe dovuto raggiungere un accordo e possono ancora raggiungerlo finché hanno qualcosa da perdere, possono ancora farlo”, ha aggiunto.

Trump: “Attacco eccellente, ne arriveranno altri”

Il presidente Usa Donald Trump, parlando al telefono con ABC News ha affermato che l’attacco di Israele all’Iran è stato “eccellente“. “Abbiamo dato loro una possibilità e non l’hanno colta. Sono stati colpiti duramente, molto duramente. Sono stati colpiti nel modo più duro possibile. E c’è dell’altro in arrivo. Molto altro ancora”, ha affermato secondo quanto riporta l’emittente sul suo sito. Alla domanda se gli Stati Uniti abbiano partecipato in qualche modo all’attacco, Trump ha risposto: “Non voglio commentare”.

Erdogan: “Da Israele chiara provocazione, Netanyahu va fermato”

“Gli attacchi di Israele contro il nostro vicino Iran sono una chiara provocazione che viola il diritto internazionale”. Lo ha scritto in un messaggio su X il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan.

“L’amministrazione Netanyahu sta cercando di trascinare la nostra regione e il mondo intero nel disastro con le sue azioni sconsiderate, aggressive e illegali”, ha affermato ancora Erdogan, secondo cui “la comunità internazionale deve porre fine al banditismo israeliano che colpisce la stabilità globale e regionale. Bisogna impedire gli attacchi di Netanyahu e della sua rete di massacri, che stanno incendiando l’intera regione. Oggi esprimiamo ancora una volta che non vogliamo vedere altro sangue, distruzione e conflitti in Medioriente”. 

Cina: “Fortemente preoccupati da attacco Israele a Iran”

“La Cina è profondamente preoccupata per l’attacco israeliano all’Iran e per le gravi conseguenze che ciò potrebbe comportare”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, in conferenza stampa, secondo quanto riporta Cctv.

“La Cina si oppone alla violazione della sovranità, della sicurezza e dell’integrità territoriale dell’Iran, e si oppone” alla “espansione dei conflitti. L’improvviso peggioramento della situazione regionale non è nell’interesse di nessuna delle parti”, ha affermato il portavoce sottolineando che “la Cina invita tutte le parti interessate a fare di più per promuovere la pace e la stabilità regionale ed evitare un’ulteriore escalation”. La Cina, ha aggiunto, “è disposta a svolgere un ruolo costruttivo nel promuovere la distensione della situazione”.

Ue: “Situazione pericolosa, serve moderazione”

La situazione in Medioriente è pericolosa. Esorto tutte le parti a dar prova di moderazione e a impedire un’ulteriore escalation. La diplomazia resta la strada migliore da seguire e sono pronta a sostenere qualsiasi sforzo diplomatico volto a ridurre l’escalation”, ha scritto sui social l’Alta rappresentante Ue per la politica estera Kaja Kallas.

Mosca: “Attacco israeliano è categoricamente inaccettabile”

Il ministero degli Esteri russo ha “condannato fermamente” l’attacco di Israele all’Iran. “Gli attacchi militari non provocati contro uno Stato membro sovrano delle Nazioni Unite, i suoi cittadini, le città pacifiche, le infrastrutture per l’energia nucleare sono categoricamente inaccettabili“, ha dichiarato il ministero, citato dalla Tass. “La comunità internazionale non può permettersi di essere indifferente a tali atrocità che distruggono la pace e danneggiano la sicurezza regionale e internazionale”, ha aggiunto.

Regno Unito: “Momento pericoloso, ulteriore escalation è seria minaccia a pace”

Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha affermato che questo è un “momento pericoloso“. “La stabilità in Medio Oriente è vitale per la sicurezza globale”, ha sostenuto, sottolineando che “un’ulteriore escalation è una seria minaccia alla pace e alla stabilità nella regione e non è nell’interesse di nessuno”. Il premier britannico Keir Starmer, riferisce Sky News, ha esortato “tutte le parti a fare un passo indietro e ridurre urgentemente le tensioni”. “La stabilità in Medio Oriente deve essere la priorità e stiamo coinvolgendo i partner per ridurre l’escalation”, ha detto il primo ministro, “ora è il momento della moderazione, della calma e del ritorno alla diplomazia”.

Francia: “Evitare qualsiasi escalation”

 Il ministro degli Esteri francese Jean-Noël Barrot ha invitato alla moderazione dopo che Israele ha bombardato l’Iran con una serie di raid aerei, colpendo 100 obiettivi tra cui siti nucleari e militari e uccidendo il capo di stato maggiore delle forze armate. “Invitiamo tutte le parti a dar prova di moderazione ed evitare qualsiasi escalation che potrebbe compromettere la stabilità regionale”, ha affermato Jean-Noël Barrot su X.

“La sicurezza dei nostri cittadini e la protezione dei nostri interessi nella regione sono in cima alle nostre priorità”, prosegue, aggiungendo che la Francia ha “ripetutamente espresso la sua profonda preoccupazione riguardo al programma nucleare iraniano”. “Riaffermiamo il diritto di Israele a difendersi da qualsiasi attacco”, afferma Barrot. “È essenziale attivare tutti i canali diplomatici per contribuire a disinnescare le tensioni. La Francia è pienamente impegnata a contribuire a questo sforzo”, conclude il ministro francese.

Germania: “Israele ha diritto a difesa ma entrambe le parti evitino escalation”

 “Riaffermiamo che Israele ha il diritto di difendere la propria esistenza e la sicurezza dei suoi cittadini. Invitiamo entrambe le parti ad astenersi da azioni che potrebbero portare a un’ulteriore escalation e destabilizzare l’intera regione”. Lo ha dichiarato in una nota il cancelliere tedesco, Friedrich Merz. “Stiamo collaborando strettamente con i nostri partner, in particolare nell’ambito dell’E3 con Francia, Regno Unito e Stati Uniti. La Germania è pronta a utilizzare tutti i mezzi diplomatici a sua disposizione per influenzare le parti in conflitto. L’obiettivo deve rimanere quello di impedire all’Iran di sviluppare armi nucleari”, ha affermato Merz.

“Il governo tedesco ha ripetutamente espresso per molti anni la sua preoccupazione per il programma avanzato di armi nucleari dell’Iran. Proprio ieri, l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, in una risoluzione presentata dalla Germania insieme a Francia e Gran Bretagna, ha nuovamente affermato che l’Iran continua a non adempiere ai propri obblighi di divulgazione delle attività di arricchimento di materiale di grado nucleare”.

“L’Iran ha risposto minacciando di accelerare ulteriormente l’arricchimento dell’uranio. Questo programma nucleare viola le disposizioni del Trattato di non proliferazione nucleare e rappresenta una seria minaccia per l’intera regione, in particolare per lo Stato di Israele”, ha sottolineato il cancelliere tedesco. 

La condanna della Turchia: “Può portare a escalation”

Il ministero degli Esteri turco ha condannato l’attacco di Israele all’Iran. Secondo la Turchia, riporta il Guardian, l’attacco potrebbe portare a un conflitto più ampio. Ankara ha accusato Israele di non voler risolvere i problemi per via diplomatica.

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