Il ministro Antonio Tajani a Linate per attendere l’arrivo dell’aereo che trasporta il piccolo Adam da Gaza all’Italia. L’arrivo è stato comunicato poco dopo le 23 dell’11 giugno. Sull’aereo in arrivo a Linate ci sono il piccolo Adam e la madre Alaa Alnajjar, che nelle scorse settimane ha perso l’intera famiglia a Gaza. “Adam ha delle fratture, sarà operato al Niguarda e visitato in maniera approfondita, sarà curato nel modo migliore possibile così come già fatto con altri bambini palestinesi arrivati in Italia”. “C’è un riconoscimento della qualità delle nostre strutture pediatriche” aggiunge Tajani. Sono presenti sull’aereo anche altri bambini che sono venuti in Italia per essere curati.
I minori, accompagnati dai loro familiari, riceveranno cure specialistiche in tre ospedali lombardi. Ad attenderli, al loro arrivo, il vicepremier e ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani, e l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso. “Ancora una volta – ha dichiarato Bertolaso – Regione Lombardia e la sanità lombarda si mettono a disposizione per sostenere chi è in difficoltà. L’ennesima conferma del nostro impegno nel nome della solidarietà. Le parole che più mi hanno colpito nell’attesa dell’arrivo dell’aereo a Linate sono state quelle del rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che si è congratulato con noi ringraziando la Lombardia, definendola un esempio per il mondo intero. I bambini appena atterrati si aggiungono agli 11 arrivati sul nostro territorio tra febbraio e maggio. Inoltre, abbiamo ribadito la disponibilità ad accoglierne altri, perché la Lombardia è sempre pronta ad aiutare i più piccoli che si trovano in condizioni complesse”.
“Nella nostra regione – ha concluso Bertolaso – il sistema sanitario è solido, efficiente ed efficace con competenze di assoluto livello. A tutti gli operatori di questo settore va, ancora una volta, il nostro ringraziamento”.
Presente anche l’assessore regionale a Territorio, Gianluca Comazzi, che ha voluto ringraziare “tutto il sistema sanitario lombardo per il prezioso e qualificato impegno dimostrato anche in questa occasione” e il direttore di AREU Lombardia Massimo Lombardo.
Gli altri bimbi in arrivo da Gaza
Oltre ad Adam anche altri minori saranno curate in Lombardia, si tratta di una quindicenne, presa in carico dal Policlinico di Milano per gravi lesioni al torace e fratture multiple e di una dodicenne, che ha riportato varie fratture complesse, destinata all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il trasferimento dei bambini nella struttura sanitaria di destinazione è curato da Areu con un’ambulanza medicalizzata, con a bordo due autisti soccorritori, un medico e un infermiere. L’intervento rientra nell’ambito del servizio Medevac (Medical Evacuation), promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale in collaborazione con il Dipartimento nazionale di Protezione civile. L’organizzazione sul territorio è stata garantita da Regione Lombardia, con il coordinamento operativo di Areu e della Centrale Remota Operazioni Soccorso Sanitario (CROSS) di Pistoia.
Crosetto: “Orgogliosi di curare Adam e sua mamma”
“La vera forza di un Paese si misura dalla sua capacità di proteggere i più fragili. Di fronte al dolore innocente dei bambini, in questo caso della Striscia di Gaza, ogni differenza si dissolve, ogni confine perde significato. Non è solo un intervento umanitario. È un atto di responsabilità, che segue molti altri”. Così il Ministro della Difesa, Guido Crosetto, in merito all’operazione in corso per trasferire in Italia 17 bambini palestinesi bisognosi di cure urgenti e 53 familiari con i velivoli dell’Aeronautica Militare.
“Un dovere morale che ci chiama come Stato, come comunità, come esseri umani. Dietro ogni missione come questa ci sono occhi pieni di paura, ma anche cuori che non hanno smesso di sperare come quelli del piccolo Adam che insieme alla mamma arriverà in Italia. Offrire una possibilità di cura, di futuro, a chi soffre è il gesto più grande che possiamo compiere. E come Ministro, ma soprattutto come padre, ne sono profondamente orgoglioso. Ringrazio con sincera gratitudine il personale delle Forze Armate, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, della Protezione Civile, le strutture sanitarie italiane e tutti coloro che hanno reso possibile questa missione di vita e speranza”.

