Idf conferma attacchi : "Colpiti siti militari. Continueremo a rimuovere minacce". Attacchi su Gaza: morti
Secondo la ong ‘Osservatorio siriano per i diritti umani’, gli aerei da guerra israeliani hanno lanciato oltre 20 raid sul Paese. Mai così tanti erano stati lanciati dall’inizio di quest’anno. L’Idf ha preso di mira più di 20 località siriane, tra cui Jabal Qassioun, Barzeh e Harasta nelle campagne di Damasco. I raid hanno anche colpito un luogo di ritrovo di carri armati in Izraa e il battaglione missilistico a Muthbin a Daraa e il battaglione di difesa aerea a Jabal al-Shaara a Latakia. Gli obiettivi includevano le caserme delle fazioni di Hama e le colline settentrionali di Hammar a Quneitra.
Siria, arrestato funzionario palestinese vicino a ex presidente Assad
La Siria ha arrestato un importante funzionario palestinese a Damasco, il cui gruppo era vicino al governo del presidente destituito Bashar Assad. Talal Naji, 79 anni, leader del Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina-Comando Generale (FPLP-CG), è stato arrestato questa mattina poco dopo aver lasciato la sua abitazione con un autista e due guardie. Lo ha riferito un funzionario palestinese ad Associated Press. Poco dopo l’arresto di Naji vicino alla sua casa nel quartiere di Mazze, agenti di sicurezza si sono recati nell’abitazione e hanno interrogato due guardie disarmate per circa un’ora. Un funzionario del governo siriano ha detto ad AP che Naji è stato portato via per essere interrogato e che dovrebbe essere rilasciato più tardi.
Hamas pubblica nuovo video di ostaggio bendato e ferito
Hamas ha pubblicato un video dell’ostaggio Maxim Herkin. Si tratta del secondo filmato che lo riguarda, dopo quello reso pubblico il mese scorso in cui lo si vedeva insieme a un altro ostaggio. In questo video Herkin sembra bendato. Le Brigate al-Qassam, il braccio armato di Hamas, ha diffuso il video affermando che il prigioniero si trova in un tunnel e che è ferito a causa dei bombardamenti dell’esercito israeliano.
Idf: “Forze operative hanno ucciso decine di terroristi a Gaza”
Le forze dell’Idf stanno combattendo nella zona di Shejaiya a est di Gaza e continuano a operare nell’area di sicurezza operativa. Lo ha riferito il portavoce delle Forze di difesa israelinae, aggiungendo che finora le forze hanno distrutto infrastrutture terroristiche, eliminato decine di terroristi nella zona e confiscato numerose armi associate ad Hamas, come riporta Ynet. Inoltre, le forze israeliane hanno distrutto un deposito di armi nella zona, appartenente all’organizzazione terroristica, che rappresentava una minaccia per le forze stesse.
Idf dopo raid in Siria: “Continueremo a rimuovere ogni minaccia”
Le Forze di difesa israeliane (Idf), hanno pubblicato i filmati degli attacchi aerei di ieri sera in Siria. Secondo l’esercito, 12 jet da combattimento dell’aeronautica militare israeliana hanno colpito decine di obiettivi in Siria, tra cui artiglieria antiaerea e infrastrutture missilistiche terra-aria. “Le Idf continueranno a lavorare per preservare la libertà di azione aerea per svolgere i propri compiti e rimuovere qualsiasi minaccia nella zona”, aggiunge l’esercito.
Gaza, media: “Due donne uccise in nuovo attacco Idf su Khan Younis”
Due donne sono state uccise in un raid aereo israeliano su un’abitazione nella città di al-Fakhari, vicino alla città meridionale di Khan Younis a Gaza, secondo quanto riportato da Al Jazeera. Inoltre, secondo le informazioni, un pescatore è stato ucciso e un altro ferito in un attacco navale israeliano al largo della costa di Gaza City.
Esercito Israele conferma raid: “Colpiti siti militari”
L’esercito israeliano (Idf) ha confermato di aver effettuato un’ondata di attacchi aerei in Siria. Secondo l’esercito, gli attacchi effettuati dai caccia hanno preso di mira “un sito militare, l’artiglieria antiaerea e un’infrastruttura missilistica terra-aria in Siria”. Lo riporta il Times of Israel. “L’Idf continuerà ad agire come richiesto per proteggere i cittadini dello Stato di Israele”, ha aggiunto l’esercito.
Idf, truppe schierate in sud Siria per proteggere drusi
L’esercito israeliano ha affermato che le proprie truppe sono “schierate nella Siria meridionale e pronte a impedire alle forze ostili di entrare nella zona e nei villaggi drusi“. Lo riporta Times of Israel. “Le Idf continuano a monitorare gli sviluppi, mantenendo al contempo la prontezza per la difesa e i diversi scenari”, ha aggiunto l’esercito. Le Idf hanno anche comunicato che altri cinque drusi siriani, apparentemente feriti durante gli scontri settari nel Paese, sono stati evacuati dall’esercito israeliano in un ospedale durante la notte. Sono stati trasportati all’ospedale Ziv di Safed, dove nei giorni scorsi erano stati ricoverati altri 10 drusi siriani feriti.
Ministero Sanità Gaza: “Almeno 70 morti in ultime 48 ore”
Almeno 70 persone sono state uccise e altre 275 sono rimaste ferite negli attacchi israeliani nella Striscia di Gaza nelle ultime 48 ore. Lo ha riferito il ministero della Sanità di Gaza, come riporta Al Jazeera. Negli ultimi due giorni, sette corpi sono stati recuperati dalle macerie di precedenti attacchi israeliani sul territorio, ha aggiunto il ministero. Dal 7 ottobre 2023, la guerra di Israele a Gaza ha causato 52.495 morti e 118.366 feriti, ha aggiunto. Il bilancio delle vittime da quando è terminato il cessate il fuoco il 18 marzo ha raggiunto quota 2.396 morti e 6.325 feriti, ha comunicato ancora il ministero.
Almeno 19 morti in raid israeliani su Gaza
Almeno diciannove persone sono rimaste uccise e altre ferite questa mattina nei raid delle Forze di difesa israeliane (Idf) su abitazioni civili e tende per sfollati nella città di Khan Yunis, a sud della Striscia di Gaza. Lo riferisce Wafa, l’agenzia dell’Autorità nazionale palestinese, aggiungendo che aerei militari israeliani hanno bombardato l’abitazione della famiglia Al-Bayram nel campo profughi di Khan Yunis, uccidendo 11 cittadini. Secondo l’agenzia, un altro civile è rimasto ucciso dopo che la sua tenda è stata presa di mira sulla strada del complesso. Anche sua moglie e i suoi due figli sono rimasti feriti. Un cittadino è rimasto ucciso e altri sono rimasti feriti nel bombardamento di una tenda che ospitava sfollati nella zona di Al-Mahatta a Khan Yunis. Un bambino di 4 mesi, Hassan Abd Toman, è rimasto ucciso in un bombardamento che ha preso di mira una tenda per sfollati nella zona di Asdaa, a nord. Secondo Wafa, un drone israeliano ha preso di mira l’abitazione della famiglia Abu Hajras a Khan Yunis, uccidendo una donna incinta. Un’altra persona è rimasta ferita. Il bilancio delle vittime del bombardamento dell’abitazione della famiglia Za’rab nella zona di Al-Batn Al-Sameen è salito a 4, mentre le squadre di soccorso continuano a cercare sotto le macerie. A Rafah, le squadre di soccorso e le ambulanze hanno recuperato il corpo di un altro civile.
Israele vuole offensiva a Gaza, richiamati migliaia riservisti
Israele dovrebbe richiamare migliaia di riservisti mentre si prepara a una significativa espansione della sua operazione militare in corso a Gaza, a fronte del mancato raggiungimento di un nuovo accordo di cessate il fuoco con Hamas. Lo riferisce il Times of Israel citando diversi media. Il Primo Ministro Benjamin Netanyahu ha tenuto una consultazione sulla sicurezza, durante la quale ha esaminato l’offensiva pianificata, che richiederà una mobilitazione sostanziale. Allo stesso tempo, le Forze di Difesa Israeliane si stanno preparando a supervisionare la ripresa della distribuzione di aiuti nella Striscia sotto una supervisione più rigorosa. Poiché il blocco degli aiuti ha superato i due mesi, le organizzazioni internazionali lanciano l’allarme per le terribili condizioni umanitarie nella Striscia.
Usa e Israele vicini a intesa per ripresa aiuti a Gaza
Gli Stati Uniti, Israele e i rappresentanti di una nuova fondazione internazionale sono vicini a un accordo su come riprendere la distribuzione degli aiuti umanitari ai palestinesi a Gaza senza che siano controllati da Hamas. Lo riporta Axios, citando due funzionari israeliani e una fonte statunitense a conoscenza del piano. Dopo il fallimento dell’accordo di cessate il fuoco a Gaza due mesi fa, Israele ha bloccato tutte le consegne di aiuti umanitari sotto forma di cibo, acqua e medicine nell’enclave, aggravando la crisi umanitaria. I funzionari israeliani sostengono che durante e prima del cessate il fuoco, Hamas è riuscita a prendere il controllo della maggior parte degli aiuti entrati a Gaza. Secondo i funzionari israeliani, Hamas ha venduto parte degli aiuti e ha utilizzato i milioni di dollari ricavati per pagare i membri della sua ala militare. Hamas ha anche consegnato una parte degli aiuti alla popolazione, il che gli ha consentito di mantenere il governo a Gaza. I funzionari israeliani affermano che il nuovo sistema di distribuzione degli aiuti indebolirà Hamas perché gli negherà le entrate e ridurrà la dipendenza della popolazione dal gruppo. Nelle ultime settimane, funzionari israeliani e statunitensi, rappresentanti di una fondazione umanitaria internazionale – guidata da filantropi e con un comitato consultivo composto da eminenti personalità internazionali – e aziende private hanno discusso di un nuovo meccanismo per la distribuzione degli aiuti, affermano i funzionari. Da parte israeliana, l’iniziativa è stata guidata dal ministro per gli Affari strategici Ron Dermer. Secondo quanto riferito, Netanyahu ha informato Trump in merito ai colloqui durante la telefonata della scorsa settimana. Una fonte vicina alla questione ha dichiarato ad Axios che il nuovo meccanismo soddisferà l’obiettivo di Trump di consentire l’arrivo degli aiuti umanitari a Gaza, rispettando al contempo la direttiva del governo israeliano di non far arrivare alcun aiuto ad Hamas. Un funzionario del Dipartimento di Stato ha affermato che il nuovo meccanismo è “qualcosa da festeggiare” ed è il risultato di discussioni tra Israele e la fondazione, con il sostegno e l’avallo dell’amministrazione Trump.
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