Alle 23 di ieri c'erano ancora 11 treni bloccati: ancora da capire le cause dell'interruzione

Da prima dell’alba l’elettricità sta gradualmente tornando in Spagna e Portogallo, dopo il maxi blackout di ieri. Alle 5 del mattino l’operatore elettrico spagnolo Red Eléctrica ha dichiarato che oltre il 92% della domanda di energia era stato ripristinato.

Le autorità dei due Paesi sono a lavoro dopo l’ancora inspiegabile blackout che ha bloccato i voli, paralizzato le linee della metropolitana, interrotto le comunicazioni mobili e chiuso gli sportelli bancomat. Lunedì sera molti residenti delle città, tra cui Madrid, la capitale, sono andati a dormire nel buio più totale.

I soccorritori spagnoli hanno dichiarato di aver tratto in salvo circa 35.000 passeggeri bloccati lungo le ferrovie e la metropolitana.

Alle 23 di ieri c’erano ancora 11 treni bloccati a causa dell’interruzione di corrente e in attesa di evacuazione. La circolazione sta gradualmente tornando alla normalità con l’operatore ferroviario Renfe che ha fatto sapere che sono state ripristinate alcune delle linee principali fra cui Madrid-Barcellona e Valencia-Murcia-Alicante. 

4 morti per cause legate al blackout

Sono almeno 4 le persone morte per via del blackout che ha colpito la Spagna. Le cause sono diverse, come spigano i media spagnoli, ma sono tutte riconducibili all’improvvisa interruzione di corrente nella penisola iberica e in parte del Portogallo e della Francia meridionale. Qui l’articolo completo. 

Ue: “Blackout più grave degli ultimi 20 anni”

“La situazione energetica in Spagna e Portogallo è tornata alla normalità. Questo episodio è il più grave da quasi vent’anni a questa parte in Europa. Siamo pronti a sostenere Spagna e Portogallo in tutti i modi possibili, anche avviando un’indagine approfondita”. Lo scrive sui social il commissario europeo dell’Energia Dan Jorgensen.

Audiencia Nacional apre indagine su ipotesi terrorismo

Il giudice José Luis Calama dell’Audiencia Nacional, il tribunale nazionale spagnolo, ha avviato un’indagine preliminare per verificare se il blackout nella rete elettrica spagnola che ha colpito l’intero Paese ieri possa essere stato un atto di sabotaggio informatico contro infrastrutture spagnole critiche e se possa essere considerato un reato di terrorismo. In un’ordinanza, il giudice ha concordato, come primo passo, di richiedere al Centro Crittologico Nazionale e alla società Red Eléctrica Corporación SA di preparare relazioni separate, in modo che entro un termine non prorogabile di dieci giorni indichino la causa o le cause che hanno motivato l’interruzione di corrente. Allo stesso modo, ha chiesto alla sede centrale dell’intelligence della polizia di presentare un rapporto preliminare sugli eventi entro dieci giorni. Nell’ordinanza, il giudice ha affermato che, sebbene la causa degli eventi resti al momento sconosciuta, “il cyberterrorismo è tra le possibili opzioni”. Pertanto, secondo il giudice, è necessario aprire un’indagine giudiziaria. Calama include anche la spiegazione fornita dal Governo secondo cui 15 gigawatt dell’energia prodotta in quel momento, pari al 60% dell’elettricità consumata, sono andati improvvisamente “persi” per 5 secondi, il che è “qualcosa che non era mai successo prima”. Lo riporta l’emittente Rtve

Sanchez: “Problemi principali restano nel trasporto ferroviario”

Il primo ministro spagnolo Pedro Sánchez è apparso per la terza volta dall’inizio del blackout che ieri ha lasciato al buio Spagna, Portogallo e parte del sud della Francia. “Fortunatamente, e con tutte le dovute cautele, la Spagna sta superando la fase peggiore della crisi e si sta muovendo con passo deciso verso la ripresa dell’energia elettrica”, ha detto, “come sapete, durante la notte il nostro sistema ha riattivato i suoi centri di produzione e alle sei del mattino aveva recuperato oltre il 99,5% della sua fornitura totale”. Sánchez ha poi spiegato che i trasporti procedono normalmente a eccezione di quello ferroviario, pesantemente colpito dal blackout che ieri ha lasciato al buio la Spagna e il Portogallo. “I principali problemi restano nel traffico ferroviario. Nella notte scorsa sono stati assistiti più di 35.000 passeggeri”, ha detto Sanchez, come riporta El Pais. Ci sono ancora diverse zone del Paese senza servizio ferroviario.

Ue: “Non conosciamo cause blackout, lezione per il futuro” 

“Non siamo ancora a conoscenza della causa del blackout. Ovviamente, esistono protocolli su come ripristinare la situazione, su come tornare alla normalità. Questa è la cosa più importante al momento, e quindi è necessario imparare la lezione giusta. Cercheremo di prevenire queste situazioni e cercheremo di adottare misure per prevenirle in futuro”. Lo dice la portavoce della Commissione europea, Eva Hrncirova, nel briefing quotidiano con la stampa. “E’ arrivata proprio pochi istanti fa da Red Electrica, dalla Spagna, che ha escluso che un attacco hacker possa essere all’origine dell’interruzione di ieri, quindi ne siamo ben consapevoli e non abbiamo ulteriori commenti su questa affermazione. Per quanto riguarda le cause complete dell’incidente, siamo ancora in attesa della valutazione completa da parte della Spagna, ma questa è davvero una buona notizia”, aggiunge la portavoce capo Paula Pinho. 

Gestore energia esclude attacco informatico dietro a blackout

Il gestore della rete elettrica spagnola Red Electrica (REE) ha escluso che il blackout che ieri ha lasciato al buio Spagna, Portogallo e parte del sud della Francia sia stato provocato da un attacco informatico. Lo riporta El Pais. “Questa mattina abbiamo potuto concludere che non vi è stata alcuna intrusione nei sistemi di controllo della rete elettrica che avrebbe potuto causare l’incidente”, ha detto un rappresentante di Ree in conferenza stampa. “Non si tratta di conclusioni definitive”, ha aggiunto, “dobbiamo determinare con precisione le cause e lo svolgimento dei fatti. Quello che abbiamo constatato prima dell’incidente è che il sistema era stabile e in condizioni di sicurezza”.

Eduardo Prieto, direttore dei Servizi Operativi di Red Eléctrica, ha precisato che il blackout è stato causato da due eventi consecutivi di “disconnessione generazionale” avvenuti alle 12.32 e con un intervallo di tempo tra loro di appena un secondo e mezzo. Il sistema si è ripreso dal primo di questi eventi, ma non dal secondo, che ha causato l’interruzione totale dell’alimentazione elettrica della penisola iberica. Prieto ha spiegato che la causa di questa interruzione di corrente è ancora oggetto di indagine. Ma ha chiarito che l’incidente è avvenuto nella regione sud-occidentale. Rispondendo alle domande dei giornalisti, ha riconosciuto che è “molto possibile” che il sistema di produzione di energia interessato sia quello solare. L’Estremadura, a sud-ovest, è una delle regioni con la maggiore capacità fotovoltaica della Spagna.

Aggiornamento alle 10.00: ripristino al 99% in Spagna e al 100% in Portogallo

“Dopo una notte intensa, è stato possibile ripristinare il 99,95% della domanda energetica e il 100% delle sottostazioni della rete di trasporto sono state rimesse in funzione”. Lo annuncia il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez, in un post su X pubblicato poco prima di una nuova riunione del Consiglio di sicurezza nazionale “per analizzare la situazione attuale”. “Ringraziamo tutti i cittadini per aver dato ancora una volta prova di responsabilità e civismo”, ha concluso Sanchez.

In Portogallo la fornitura elettrica è stata ripristinata al 100% dopo il maxi blackout che ha colpito ieri la penisola iberica. Lo ha annunciato la società distributrice dell’energia elettrica, E-Redes, come riportano i media locali. A Lisbona la circolazione della metropolitana è ripreso in modo completo, riportano ancora i media portoghesi. 

Feijóo attacca Sanchez

Il leader del Partito Popolare spagnolo, Alberto Núñez Feijóo, che oggi farà gli onori di casa al Congresso del Ppe a Valencia, ha attaccato il premier Pedro Sanchez per la gestione dell’emergenza blackout. “Ciò che è stato dimostrato ancora una volta ieri è che abbiamo un Paese eccellente e un governo inadeguato, e lo dico con grande tristezza”, ha affermato in un’intervista a Telecinco.

Tornano a squillare i telefoni

Il leader del Pp ha sostenuto che l’immagine che la Spagna sta dando a causa del blackout è “a dir poco deplorevole” e ha criticato Sanchez per non aver assunto il comando dopo che diversi governatori delle regioni avevano chiesto la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale.

 I telefoni cellulari sono tornati a squillare in Spagna dopo una giornata di silenzio legata al mega blackout di ieri. Questa mattina Vodafone ha comunicato che il 95% del traffico mobile era già ripristinato; Telefónica, altro operatore di telefonia, ha riferito che è tornata alla normalità il 90% della sua rete. Lo riporta El Pais. 

“Nessun fenomeno atmosferico insolito” ieri in Spagna

“Nel corso della giornata del 28 aprile non sono stati rilevati fenomeni meteorologici o atmosferici insoliti, né si sono verificate variazioni improvvise della temperatura nella nostra rete di stazioni meteorologiche”. È quanto ha affermato in una nota pubblicata sui social il servizio meteorologico nazionale spagnolo Aemet. In precedenza la compagnia energetica portoghese Ren (Rede Eletrica Nacional) aveva ipotizatto che a causare il blackout che ieri ha lasciato al buio Spagna, Portogallo e parte del sud della Francia fosse stato un raro fenomeno atmosferico noto come ‘vibrazione atmosferica indotta’ e caratterizzato da “estreme variazioni di temperatura nell’entroterra della Spagna”. 

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