Il tribunale di Algeri lo accusa di aver minato l'unità, l'economia e la sicurezza nazionale

Lo scrittore franco-algerino Boualem Sansal è comparso oggi davanti al tribunale penale di Dar El Beida, ad Algeri. Al termine dell’udienza, durata meno di mezz’ora, il pubblico ministero ha chiesto dieci anni di carcere e una multa di un milione di dinari (circa 7mila euro). Lo riporta il quotidiano in lingua araba Chorrouk.

Le accuse contro Boualem Sansal

Sansal è stato accusato di aver minato l’unità nazionale, di aver insultato un organismo costituito (l’esercito), di aver minato l’economia nazionale e di essere in possesso di video e pubblicazioni che minacciano la sicurezza e la stabilità nazionale. Il verdetto sarà pronunciato la prossima settimana, giovedì 27 marzo.

Lo scrittore ha deciso di difendersi da solo

Sansal, 80 anni, è apparso in tribunale “in buona forma, con i capelli tagliati”. Chorrouk riporta che ha affermato che le sue osservazioni erano semplicemente un’opinione personale, come quella di qualsiasi cittadino algerino, e che non aveva valutato l’impatto che alcune delle sue dichiarazioni avrebbero potuto avere sulle istituzioni nazionali, negando qualsiasi intenzione di danneggiare l’Algeria. Per il suo caso era stato nominato un avvocato d’ufficio ma lo scrittore ha deciso di difendersi da solo.

L’arresto il 16 novembre scorso

Arrestato il 16 novembre al suo arrivo all’aeroporto di Algeri, Boualem Sansal, è stato posto in custodia cautelare ai sensi dell’articolo 87 bis del codice penale algerino, che punisce tutti gli attentati alla sicurezza dello Stato. É sotto accusa per alcuni commenti sui confini tra Algeria e Marocco rilasciati in un’intervista al quotidiano Frontières, in cui ha affermato che l’Algeria occidentale apparteneva storicamente al Marocco. 

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