Un corteo di manifestanti si è riunito a Gerusalemme, marciando verso la casa del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per opporsi alla ripresa della guerra contro Hamas. Israele ha rotto l’accordo di cessate il fuoco nelle prime ore di martedì 18 marzo, quando ha iniziato a bombardare la Striscia di Gaza, provocando la morte di oltre 400 palestinesi. L’attacco ha scatenato l’indignazione di molti israeliani e il timore per la vita degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Netanyahu ha ordinato i bombardamenti dopo che il gruppo palestinese ha rifiutato le richieste israeliane di liberare metà degli ostaggi rimasti come condizione preliminare per estendere il cessate il fuoco.
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