Circa 300 minoranze indù si sono riunite sabato a Dacca per chiedere che il governo provvisorio del Bangladesh, a maggioranza musulmana, li difenda da un’ondata di violenti attacchi e faccia cadere i casi di ribellione contro i leader della comunità indù. I gruppi induisti affermano che ci sono stati migliaia di attacchi nei loro confronti dall’inizio di agosto, quando il governo laico della premier Sheikh Hasina è stato destituito ed è fuggita dal Paese in seguito a una rivolta guidata dagli studenti. I funzionari delle Nazioni Unite per i diritti umani e diverse associazioni hanno espresso preoccupazione per la situazione nel Paese. Gli indù e altre comunità religiose sono quindi scese in piazza per manifestare il loro dissenso contro il governo provvisorio del premio Nobel Muhammad Yunus accusandolo di non averli protetti adeguatamente e che gli estremisti islamici stanno diventando sempre più pericolosi dopo la fine del governo di Hasina. Il premier indiano Narendra Modi ha espresso preoccupazione per le notizie degli attacchi alle minoranze religiose, anche l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha dichiarato di monitorare le questioni relative ai diritti umani in Bangladesh dopo la caduta del governo di Hasina. Il candidato alla Casa Bianca Donald Trump ha condannato le violenze contro gli indù, i cristiani e le altre minoranze religiose in Bangladesh. La comunità induista rappresenta circa l’8% dei quasi 170 milioni di abitanti del Paese, mentre i musulmani sono circa il 91%.
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