Israele: "Preveniamo terrorismo"
“Gli ultimi sviluppi nella Cisgiordania occupata, compreso il lancio di operazioni militari su larga scala da parte di Israele, sono profondamente preoccupanti. Condanno fermamente la perdita di vite umane, compresi i bambini, e chiedo l’immediata cessazione di queste operazioni“. Così Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, su X. IN AGGIORNAMENTO
Media libanesi: Iran attaccherà israele nei prossimi 2-3 giorni
Secondo i media libanesi, l’Iran sarebbe pronto ad attaccare Israele nei prossimi 2 o 3 giorni al massimo. Lo riporta Israel Today.
18:45 Oms annuncia pause umanitarie per vaccinazione anti-polio
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha annunciato che ci saranno pause limitate nei combattimenti a Gaza per consentire la vaccinazione contro la poliomielite a centinaia di migliaia di bambini dopo che un bambino ha contratto il primo caso confermato in 25 anni nel territorio palestinese. La “pausa umanitaria” durerà tre giorni in diverse aree del territorio. La campagna di vaccinazione inizierà domenica nel centro di Gaza, ha dichiarato Rik Peeperkorn, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità nei territori palestinesi. Seguirà un’altra pausa di tre giorni nel sud di Gaza e poi un’altra nel nord. Rik Peeperkorn ritiene che potrebbero essere necessari altri giorni per completare le vaccinazioni. L’obiettivo è vaccinare 640mila bambini sotto i 10 anni. La campagna è stata coordinata con le autorità israeliane.
18:34 Gallant: “Ampliare obiettivi guerra vista situazione nel nord”
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha tenuto un incontro con il capo di stato maggiore dell’Idf, il tenente generale Herzi Halevi, e altri funzionari della difesa per discutere di “ampliare gli obiettivi della guerra” alla luce dei combattimenti nel nord di Israele. Lo riporta il Times of Israel. “Il compito sul fronte settentrionale è ancora davanti a noi, il ritorno sicuro dei residenti. Per raggiungere questo obiettivo dobbiamo ampliare gli obiettivi della guerra. Porterò la questione dinnanzi al primo ministro e al gabinetto“, ha dichiarato. Attualmente, gli obiettivi ufficiali della guerra di Israele sono lo smantellamento di Hamas a Gaza e la restituzione degli ostaggi rapiti lo scorso 7 ottobre.
16:00 Ostaggio israeliano liberato: “A Gaza lasciato da solo e al buio”
Farhan al-Qadi, l’ostaggio liberato martedì dall’esercito israeliano in un tunnel a Gaza, ha raccontato ai suoi parenti delle dure condizioni in cui è stato detenuto da Hamas. L’uomo ha ricordato di essere stato lasciato solo in un tunnel, provocando in lui un distacco dal mondo esterno. Ha visto a malapena la luce del sole durante i mesi di prigionia. Lo riporta Ynet. “Non lo auguro a nessuno, quindi fate di tutto per riportare gli ostaggi a casa“, ha detto ricongiungendosi con la sua famiglia.
14:41 Da Hamas ok a 7 giorni tregua per vaccinazione anti-polio
Hamas avrebbe accettato una tregua umanitaria di sette giorni a Gaza per portare avanti una campagna di vaccinazione contro la poliomielite tra la popolazione locale. Lo riporta il sito di informazione in lingua araba Al-Araby Al-Jadeed con sede a Londra. Il quotidiano – citando fonti egiziane anonime – ha detto che il cessate il fuoco potrebbe durare dai 3 ai 5 giorni ma escludendo i luoghi della Striscia in cui al momento operano le forze armate israeliane. La tregua umanitaria per la vaccinazione sarebbe “indipendente” dai colloqui in corso fra Israele e Hamas sul cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi. L’Onu si sta preparando a vaccinare circa 64mila bambini a Gaza, dopo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha dichiarato che un neonato di 10 mesi è rimasto paralizzato dal poliovirus di tipo 2, il primo caso del genere nel territorio in 25 anni.
13:00 Ue: “Subito pause a Gaza per vaccinare contro poliomielite”
“L’Ue sollecita immediate pause umanitarie per consentire la vaccinazione di tutti i bambini di Gaza contro il poliovirus. La Striscia di Gaza è libera dalla poliomielite da 25 anni. È allarmante che il poliovirus sia stato rilevato e che il primo caso sia stato confermato di nuovo a luglio, colpendo i bambini. Un’epidemia tra una popolazione già indebolita da oltre 10 mesi di combattimenti e sfollamenti, malnutrizione, mancanza di servizi sanitari di base e condizioni igieniche deplorevoli, nonché un’ulteriore diffusione a livello internazionale, devono essere evitate”. Così l’Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Josep Borrell, in una dichiarazione a nome dell’Ue sulla campagna di vaccinazione contro la poliomielite a Gaza.”L’Ue si unisce all’appello del Segretario generale delle Nazioni Unite e dell’Organizzazione mondiale della sanità per immediate pause umanitarie a Gaza per consentire lo svolgimento della campagna di vaccinazione contro la poliomielite – sottolinea -. Si prevede che due cicli della campagna saranno lanciati nella Striscia nelle prossime settimane in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità e l’UNICEF, fornendo due gocce del nuovo vaccino orale antipolio di tipo 2 a oltre 640.000 bambini di età inferiore ai dieci anni. L’UE accoglie con favore la consegna di oltre 1,2 milioni di vaccini orali antipolio e la cooperazione di Israele nella consegna dei vaccini a Gaza, e sottolinea l’importanza di un’ulteriore cooperazione da parte di tutte le parti con l’OMS, l’UNRWA e l’UNICEF per condurre la distribuzione della vaccinazione. L’impegno per le pause umanitarie da parte di tutte le parti sarà fondamentale per consentire l’attuazione tempestiva e di successo di queste campagne urgenti. Proteggere le strutture sanitarie e i loro operatori e garantire un accesso sicuro per bambini e famiglie ai siti di vaccinazione sarà essenziale a tal fine”, prosegue Borrell. Che conclude: “L’UE ha costantemente ribadito la sua preoccupazione per la situazione catastrofica a Gaza e ha sostenuto i negoziati in corso per un accordo su un cessate il fuoco e il rilascio di tutti gli ostaggi. L’UE e i suoi stati membri sono congiuntamente il più grande donatore umanitario a Gaza. L’UE rimane pienamente impegnata a fornire aiuti umanitari e supporto ai palestinesi colpiti dalla guerra a Gaza, anche attraverso la continuazione delle operazioni del ponte aereo umanitario dell’UE, un aumento dei finanziamenti per sostenere le strutture sanitarie e l’assistenza tramite il meccanismo di protezione civile dell’UE e gli attori umanitari, sia agenzie delle Nazioni Unite che ONG, sul campo”.
11:41 Tajani: “Irrealistiche sanzioni a ministri israeliani”
“La proposta di sanzionare dei ministri israeliani per quanto mi riguarda è un periodo ipotetico della irrealtà. Dobbiamo cercare di risolvere i problemi e convincere Israele a fare delle scelte che portino a un cessate il fuoco a Gaza, perché questa è la priorità vera“. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al suo arrivo al Consiglio Esteri informale a Bruxelles. “Non è con il riconoscimento della Palestina teorico o con le sanzioni ai ministri israeliani che si risolve il problema. Serve più diplomazia, servono messaggi anche forti, ma io credo che non sia questa la strada giusta per convincere Israele”, ha precisato.
09:36 Borrell: “Sanzionare ministri Israele per messaggi d’odio”
“Oggi non verrà presa alcuna decisione perché si tratta di un incontro informale, ma certamente ho avviato le procedure per chiedere agli Stati membri se vogliono, se ritengono opportuno, includere nella nostra lista delle sanzioni alcuni ministri israeliani che hanno lanciato messaggi di odio, messaggi di odio inaccettabili contro i palestinesi, e proposto cose che vanno chiaramente contro il diritto internazionale, con un’istigazione a commettere crimini di guerra”. Lo ha detto l’Alto rappresentante Ue per la politica estera Josep Borrell al suo arrivo al Consiglio informale Esteri a Bruxelles. “Penso che l’Unione europea non debba avere tabù per usare la nostra cassetta degli attrezzi per far rispettare il diritto umanitario. Ma non è una mia decisione. Ho solo la capacità di proporre, poi saranno gli Stati membri a decidere”, ha precisato.
08:58 Idf: “Uccisi 5 militanti in Cisgiordania, fra loro comandante Jihad”
L’esercito israeliano (Idf) ha dichiarato di aver ucciso altri 5 palestinesi nell’ambito dell’operazione su larga scala nella Cisgiordania occupata, riferendo che si tratta di militanti e aggiungendo che fra loro c’è un noto comandante locale. Al momento non ci sono conferme da parte palestinese della morte di Mohammed Jaber, noto come Abu Shujaa, comandante del gruppo militante della Jihad islamica nel campo profughi di Nur Shams, alla periferia della città di Tulkarem. All’inizio di quest’anno è diventato un eroe per molti palestinesi quando è stato dichiarato ucciso in un’operazione israeliana per poi comparire a sorpresa al funerale di altri militanti, dove è stato issato sulle spalle di una folla che lo acclamava. Secondo l’Idf, è stato ucciso insieme ad altri 4 militanti in una sparatoria con le forze israeliane nelle prime ore di oggi, dopo che i 5 si erano nascosti all’interno di una moschea. Sempre secondo l’esercito israeliano, Abu Shujaa era legato a numerosi attacchi contro israeliani, tra cui una sparatoria avvenuta a giugno, e ne stava pianificando altri. L’esercito ha dichiarato che un altro militante è stato arrestato durante l’operazione a Tulkarem e che un membro della polizia di frontiera paramilitare israeliana è rimasto leggermente ferito.
07:53 Israele risponde a Guterres: “In Cisgiordania preveniamo terrorismo”
L’inviato israeliano all’Onu respinge le critiche del segretario generale delle Nazioni unite Antonio Guterres all’operazione in Cisgiordania, affermando che mira a sventare il terrorismo iraniano. A riportarlo è Times of Israel. Danny Danon, che ha iniziato il suo secondo periodo alle Nazioni Unite il 20 agosto, twitta che “Dal 7 ottobre, l’Iran ha lavorato attivamente per contrabbandare sofisticati ordigni esplosivi in Giudea e Samaria, destinati ad essere utilizzati in attentati suicidi nel cuore delle città israeliane”. Giudea e Samaria è il nome biblico di quella che oggi è conosciuta come Cisgiordania. “Lo Stato di Israele non starà a guardare ad aspettare scene di autobus e caffè che esplodono nei centri urbani”, aggiunge Danon. “Le operazioni dell’IDF in Giudea e Samaria hanno un obiettivo chiaro: prevenire il terrorismo iraniano per procura che danneggerebbe i civili israeliani”.
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