Idf: "Da Hezbollah razzi su civili, agiremo di conseguenza". Ucciso in Libano comandante Fatah palestinese
In Medioriente fari puntati sul nuovo round di negoziati per il cessate il fuoco tra Israele e Hamas, che si terrà giovedì e venerdì al Cairo. Secondo il segretario di Stato americano, Antony Blinken, l’accordo deve essere concluso nei prossimi giorni per evitare una escalation della tensione. Ma, come riportano alcune tv israeliane, il primo ministro dello Stato ebraico, Benjamin Netanyahu, potrebbe essere interessato a far saltare le trattative. Al confine nord di Israele, intanto, ancora razzi provenienti dal Libano intercettati dall’Idf. Ecco le notizie di oggi dal conflitto IN AGGIORNAMENTO
18:23 Netanyahu: “Pronti a qualsiasi scenario difensivo e offensivo”
Durante una visita alla base aerea di Ramat David, vicino a Haifa, il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele è “pronto per qualsiasi scenario, sia difensivo che offensivo”. Lo riporta il Times of Israel. Netanyahu ha definito l’aeronautica “il nostro pugno di ferro che può colpire il ventre molle dei nostri nemici” aggiungendo che le forze armate aeree hanno ripetutamente di intraprendere missioni eroiche, “e se necessario, lo faranno di nuovo”.
17:29 Gallant: “Brigata Rafah di Hamas è stata sconfitta”
“La brigata Rafah di Hamas è stata sconfitta“. Lo ha affermato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant incontrando le truppe di stanza nell’area del corridoio Filadelfia. Lo riporta il Times of Israel.
17:27 Gallant: “Demoliti oltre 150 tunnel al confine fra Egitto e Gaza”
Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant afferma che sono stati demoliti più di 150 tunnel lungo il corridoio di Filadelfia, la zona di confine tra Egitto e Gaza, e che la Brigata Rafah di Hamas è stata sconfitta. “La cosa più importante è ricordare quali sono gli obiettivi della guerra sia per quanto riguarda Hamas che per quanto riguarda gli ostaggi, e guardare a nord ora”, le sue parole riportate dal Times of Israel.
15:34 Raid Idf su centro di comando Hamas in scuola di Gaza
L’Idf ha affermato di aver effettuato un attacco aereo contro gli agenti di Hamas in una sala di comando situata all’interno di una scuola nella città di Gaza. Lo riporta il Times of Israel. Secondo l’esercito, Hamas stava utilizzando la sala di comando della scuola Salah ad-Din per pianificare e realizzare attacchi contro le truppe a Gaza e contro Israele. L’Idf ha precisato di aver adottato “molte misure” per mitigare i danni ai civili durante l’attacco, tra cui l’uso di munizioni di precisione, sorveglianza aerea e altre informazioni di intelligence.
13:55 Idf conferma attacco in cui è stato ucciso leader Fatah
Le Forze di difesa israeliane (Idf) confermano di aver effettuato oggi un attacco aereo nei pressi della città costiera libanese di Sidone, in cui è stato ucciso il funzionario di Fatah Khalil al-Maqdah. Khalil è accusato con il fratello Munir al-Maqdah, anche lui alto funzionario di Fatah, di collaborare con Hezbollah e il Corpo delle Guardie della Rivoluzione Islamica dell’Iran per promuovere attacchi contro Israele. In una dichiarazione congiunta, l’Idf e lo Shin Bet affermano che i fratelli Makdah hanno lavorato dal Libano con le Guardie rivoluzionarie iraniane per trasferire denaro e armi alle cellule terroristiche in Cisgiordania. L’esercito israeliano ha pubblicato il filmato dell’attacco aereo.
13:17 Hamas chiama a giornata proteste di massa per venerdì
In una dichiarazione Hamas ha chiesto proteste di massa venerdì per celebrare “una giornata per difendere Gaza, Gerusalemme e Al-Aqsa”. Il gruppo palestinese si rivolge in particolare ai musulmani della Cisgiordania, di Gerusalemme e del resto di Israele, esortandoli a recarsi alla moschea di Al-Aqsa sul Monte del Tempio e a barricarsi al suo interno per “sventare i tentativi degli estremisti di profanarla”. L’appello – spiega il Times of Israel – giunge nel 55esimo anniversario di un incendio doloso nel luogo sacro per i musulmani, compiuto da un cristiano australiano il 21 agosto 1969, che distrusse parti della struttura. Sebbene l’incendiario avesse agito in modo indipendente, alcuni gruppi palestinesi all’epoca accusarono Israele di aver pianificato l’attacco. Nella sua dichiarazione, Hamas sostiene che Israele è stato “complice” e lo accusa di aver tentato oggi di imporre la propria sovranità sull’intero complesso della moschea, noto agli ebrei come Monte del Tempio.
12:05 Ucciso a Sidone era comandante Fatah palestinese
Secondo il quotidiano libanese L’Orient le Jour, Khalil el-Maqdah, ucciso in un raid israeliano a Sidone, nel sud del Libano, era un comandante delle Brigate dei Martiri di Al-Aqsa, il braccio armato di Fatah palestinese. L’Orient le Jour riporta quanto affermato nell’annuncio della sua uccisione nel campo profughi palestinese di Aïn el-Héloué, vicino a Sidone. In precedenza, media israeliani lo avevano identificato come membro della Forza Quds delle Guardie rivoluzionarie iraniane.
11:10 Ucciso in raid in Libano fratello di alto funzionario Fatah
In Libano, una persona è stata dichiarata morta in un attacco israeliano che ha colpito un’auto nella città di Sidone, nel sud. Fonti hanno riferito al canale televisivo saudita Al-Hadth che l’uomo morto è un palestinese di nome Khalil al-Maqdah, fratello di un alto funzionario di Fatah in Libano, Munir al-Maqdah. Israele aveva precedentemente accusato Munir di contrabbando di armi in Giudea e Samaria. Il quotidiano libanese an-Nahar ha riferito che diverse persone sono rimaste ferite nell’attacco. Secondo Ynet, Khalil al-Maqdah era un attivista che apparteneva alla Forza Quds delle Guardie rivoluzionarie iraniane.
11:06 Idf: da Hezbollah razzi su civili, agiremo di conseguenza
“Hezbollah ha lanciato questa mattina circa 50 razzi nel centro della città di Katzrin. Ancora una volta Hezbollah spara indiscriminatamente contro i civili israeliani. Come ogni paese che protegge i propri cittadini, agiremo di conseguenza“. È quanto scrive in un post sul social X Daniel Hagari, portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf).
06:45 Media: negoziati Israele-Hamas sull’orlo del collasso
I colloqui per giungere a un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e al rilascio degli ostaggi sono “sull’orlo del collasso”. Lo riporta Politico che cita due funzionari statunitensi e un funzionario israeliano anonimi. Sebbene Washington abbia pubblicamente insistito nell’esprimere ottimismo, i funzionari avrebbero affermato che gli sforzi per coinvolgere Hamas nell’ultima proposta, pubblicamente sostenuta da Israele, non hanno avuto finora successo, e i funzionari della Casa Bianca si sono dichiarati frustrati dalla retorica intransigente del gruppo palestinese. L’agenzia di stampa statunitense aggiunge che questo “ha reso i funzionari statunitensi sempre più preoccupati che questa proposta possa vacillare proprio come è successo con le precedenti, con Hamas e Israele in disaccordo e senza un percorso chiaro per porre fine ai combattimenti o riportare a casa gli ostaggi”.
Blinken: “Accordo per il cessate il fuoco va concluso nei prossimi giorni”
L’accordo per il cessate il fuoco a Gaza deve essere concluso nei prossimi giorni. Lo ha dichiarato il segretario di Stato americano Antony Blinken parlando ai giornalisti a Doha. Blinken, citato dai media, ha aggiunto che Stati Uniti, Egitto e Qatar faranno tutto il possibile per convincere Hamas ad aderire alla “proposta ponte”. Una volta che Hamas, ha spiegato, accetterà la proposta presentata da Washington per affrontare le divergenze che bloccano un accordo per il cessate il fuoco, dovrà anche raggiungere un’intesa sui dettagli di attuazione. Gli Stati Uniti, ha poi sottolineato Blinken, sostengono da tempo di non accettare un’occupazione a lungo termine di Gaza da parte di Israele.
Idf: 40 razzi e droni lanciati dal Libano verso nord Israele
40 razzi e diversi droni sono stati lanciati dal Libano nel nord di Israele, nella zona della Galilea e sulle alture del Golan. Lo riferisce l’Idf, secondo cui alcuni droni sono stati intercettati. In totale nella giornata di martedì sono stati lanciati più di 115 razzi dal Libano verso il nord di Israele.
Fonti a tv israeliana: Netanyahu cerca di far saltare i negoziati
Funzionari del gruppo negoziale per l’accordo per il rilascio degli ostaggi hanno criticato le parole del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, che incontrando le famiglie degli ostaggi ha detto che “Israele non lascerà per nessun motivo il corridoio Filadelfia e il corridoio Netzer”. “La dichiarazione di Netanyahu ha lo scopo di far saltare i negoziati. Non c’è altra opzione”, hanno detto le fonti, secondo quanto riferisce l’emittente Kaan, “il primo ministro sa che ci troviamo in un periodo critico in cui stiamo lavorando alle soluzioni per il corridoio Filadelfia e stiamo aspettando il prossimo vertice. Sa che ci sono progressi e invia dichiarazioni che sono il contrario di quanto concordato con i mediatori”.
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