Il volto di Marco Violi è rimbalzato nella notte sui social di mezzo mondo, suggerito come autore del tentato omicidio del tycoon
“Ci sono degli haters che mi prendono di mira dal 2018, e che hanno creato questa fake news ad arte”. Così Marco Violi, contattato da LaPresse, racconta la brutta esperienza vissuta nella nottata quando, pochi minuti dopo l’attentato a Donald Trump in Pennsylvania, il suo volto è rimbalzato sui social di mezzo mondo, indicato come l’attentatore del tycoon.
Chi ha creato ad arte la finta notizia ha modificato il nome di Marco Violi in Mark Violets, facendo circolare una immagine del blogger che da anni segue le avventure sportive della Roma. “Questi hater non solo prendono di mira me, la mia attività giornalistica sul mio sito – spiega -, ma prendono di mira anche la mia famiglia. Siamo stati pedinati. La mia famiglia è stata seguita. Hanno pubblicato le foto del mio portone e del mio citofono”.
Marco Violi dice di aver già dato mandato al suo legale per procedere contro quelli che ritiene responsabili della diffamazione. “Tutti abbiamo denunciato, perchè gli attacchi sono stati rivolti a tutta la famiglia Violi. Ma fino ad ora la Procura non ha fatto niente, ed è questo quello che mi imbarazza”. Marco Violi si è accorto di essere suo malgrado protagonista della clamorosa fake news guardando la televisione: “Ho visto SkyTg24 nel cuore della notte – dice – poi fortunatamente Bloomberg e la BBC hanno fatto luce sulla questione“.
L’esposizione mediatica, comunque, non ha causato da parte del web ondate d’odio nei confronti del blogger romanista: “Qualche americano ha scritto ‘killer killer’ sul mio profilo, ma fortunatamente non sono arrivati altri messaggi di questo tenore”.
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