Oltre 30 morti negli attacchi che hanno colpito diverse città: oltre a Kiev anche Dnipro, Kryvyi Rih, Slovyansk, Kramatorsk

Un attacco aereo russo, il più massiccio da mesi, ha colpito nella mattinata di oggi, le città di Kiev, Dnipro, Kryvyi Rih, Slovyansk, Kramatorsk, provocando oltre 30 morti. Mosca ha lanciato missili ipersonici Kinzhal, una delle armi russe più avanzate, caratterizzate da una velocità 10 volte superiore a quella del suono, rendendoli difficili da intercettare. Il bilancio più pesante è stato registrato nella città natale del presidente Volodymyr Zelensky, con 11 morti, e nella capitale dove i razzi di Mosca hanno colpito edifici residenziali e due ospedali. “Una parte dell’ospedale è stata distrutta e c’è stato un incendio in un’altra. È davvero molto danneggiato, forse il 60-70% della struttura”, ha raccontato alla Bbc la dottoressa Lesia Lysytsia che lavora all’ospedale pediatrico Okhmatdyt, dove si è scavato per ore tra le macerie alla ricerca di vittime. Il Servizio statale per le emergenze ha riferito di 2 morti accertati. I piccoli pazienti sono stati fatti evacuare e trasferiti, dopo che la struttura è rimasta senza corrente, acqua e ossigeno. Poco dopo un altro raid ha colpito la clinica per la fertilità Isida nel distretto Dniprovskyi della capitale, uccidendo 4 persone.

Zelensky: “Russia pienamente responsabile di tutti i suoi crimini”

“La Russia non può non sapere dove volano i suoi missili e deve essere ritenuta pienamente responsabile di tutti i suoi crimini: contro le persone, contro i bambini, contro l’umanità in generale” è stata l’accusa lanciata da Zelensky pochi minuti dopo l’attacco. Unanime lo sdegno dei leader mondiali: dal neo-premier britannico Keir Starmer che ha affermato che “attaccare bambini innocenti è la più depravata delle azioni”, al vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani che ha definito il raid sull’ospedale pediatrico “un crimine di guerra”.

Mosca respinge ogni accusa

Mosca ha respinto ogni accusa legata agli attacchi bollandole come “false” e “isterie del regime” ucraino. “Numerose foto e filmati pubblicati da Kiev confermano inequivocabilmente il fatto che la distruzione è stata causata dalla caduta di un missile della difesa aerea ucraina lanciato da un sistema antiaereo all’interno della città”, ha affermato il ministero della Difesa russo, precisando che l’attacco è stato diretto solo “contro le strutture dell’industria militare dell’Ucraina e le basi aeree delle Forze armate ucraine”.

“Che cinismo stanno dimostrando i bastardi del Cremlino nel dire che ‘si trattava della difesa aerea ucraina’ e che non era un loro attacco calcolato”, ha replicato Zelensky da Varsavia, dove ha incontrato il premier polacco Donald Tusk alla vigilia del vertice Nato in programma da domani, 9 luglio, a Washington. I due hanno firmato un accordo di cooperazione per la sicurezza che prevederà “la disposizione per l’abbattimento di missili e droni russi nello spazio aereo ucraino che vengono sparati in direzione della Polonia” e “la formazione e l’addestramento sul territorio polacco della Legione ucraina, una nuova unità militare volontaria”.

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