Non è chiaro cosa abbia provocato la deflagrazione, si tratta del più grave incidente nell'enclave dallo scorso gennaio

Otto soldati israeliani sono morti nell’esplosione di un mezzo blindato a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo riferiscono le forze israeliane di difesa (Idf), citate da The Times of Israel, sottolineando che si tratta del più grave incidente nell’enclave dallo scorso gennaio. Secondo le prime indagini le vittime si trovavano a bordo di un veicolo corazzato da combattimento (Cev) Nemer. 

Intorno alle 5 del mattino locali (le 4 in Italia) i militari rientravano da un offensiva contro Hamas nelle aree nord-occidentali del quartiere Tel Sultan di Rafah, durante la quale le truppe della 401a Brigata corazzata avevano ucciso circa 50 miliziani. Il convoglio si stava dirigendo verso gli edifici conquistati, affinché le truppe potessero riposarsi dopo l’operazione notturna. Il Namer, che era il quinto o il sesto veicolo del convoglio, a un certo punto è esploso. Non è chiaro cosa abbia provocato la deflagrazione, se si sia trattato di una mina, di un attacco di parte di uomini di Hamas o di un incidente. I militari indagano sulla possibilità che gli esplosivi posizionati all’esterno del mezzo abbiano contribuito all’esplosione.

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