Il presidente egiziano al-Sisi: "Palestinesi non siano costretti a sfollare da Gaza"

Resta alta la tensione nella Striscia di Gaza e l’attenzione diplomatica sull’evoluzione del conflitto in Medioriente. Sei vittime in attacco israeliano alle postazione di Hezbollah in Siria, mentre altre quattro vittime sono dovute a un raid israeliano sul campo profughi di Nuseirat. Intanto hanno superato le 36.200 unità le vittime nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre a oggi. IN AGGIORNAMENTO

20:24 Gaza: interrotti i servizi di comunicazione a Rafah

I servizi di comunicazione a Rafah sono interrotti “a causa dell’aggressione in corso”. Lo comunica sui social l’azienda palestinese di telecomunicazioni Jawwal. “Le nostre squadre stanno lavorando duramente per ripristinare i servizi il prima possibile ”, ha spiegato.

20:03 Ok Israele ed Egitto a riapertura valico Rafah per aiuti

Israele ed Egitto hanno concordato di riaprire agli aiuti umanitari il valico di frontiera di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, per la prima volta da quando l’esercito israeliano ha preso il controllo del territorio palestinese al di là del confine all’inizio di maggio. Lo riferisce l’emittente pubblica Kan. L’accordo è stato raggiunto a seguito della pressione statunitense su entrambe le parti. Secondo Kan, Israele ha accettato di rimuovere le sue truppe dal valico per consentirne la riapertura e ha tentato di farne assumere la responsabilità a un organismo internazionale. Tuttavia, poiché l’organizzazione non è stata ancora trovata, Israele avrebbe accettato di consentire temporaneamente il controllo del valico di frontiera a Gaza da parte di palestinesi che hanno dimostrato di non avere legami con Hamas o altri gruppi definiti terroristici.

18:02 Incontro Netanyahu-Gallant, primo dopo due settimane

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha incontrato il ministro della Difesa Yoav Gallant a Tel Aviv. Questo è il primo faccia a faccia tra i due dopo 2 settimane, da quando Gallant aveva criticato duramente il premier in una dichiarazione rilasciata il 15 maggio, in cui affermava che Israele stava seguendo una tendenza pericolosa, promuovendo un governo militare nella Striscia di Gaza. Gallant lo aveva definito “una pessima alternativa, strategicamente pericolosa per Israele, la sicurezza e l’esercito”.

16:56 Jihad islamica pubblica nuovo video ostaggio Trupanov

La Jihad islamica ha pubblicato un nuovo video di Alex Sasha Trupanov, il 27enne israeliano rapito il 7 ottobre scorso. Due giorni fa era stato rilasciato un video, sempre riguardante il giovane, dalla prigionia. Secondo quanto riferisce Ynet il video sarebbe stato girato di recente. Sasha è stato rapito il 7 ottobre, insieme a sua madre Yelena, sua nonna Irena e il suo amico Sapir Cohen dalla loro casa nel kibbutz Nir Oz. Le tre donne sono state rilasciate alla fine di novembre. 

15:59 Likud: scioglimento Parlamento è un regalo a Sinwar

Il partito Likud del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha detto in risposta alla coalizione di Unità Nazionale di Benny Gantz, che ha presentato una proposta per sciogliere la Knesset, ovvero il parlamento israeliano, che “nel mezzo di una guerra, Israele ha bisogno di unità e non di divisione. Lo scioglimento del governo di unità nazionale è un regalo per Sinwar, una capitolazione alle pressioni internazionali e un colpo fatale agli sforzi per liberare i nostri ostaggi“. Lo riporta Ynet.

15:50 Governo Slovenia appoggia mozione riconoscimento Stato Palestina

Il governo della Slovenia ha approvato una mozione per il riconoscimento dello Stato palestinese e ha chiesto al Parlamento di fare lo stesso. Il primo ministro Robert Golob ha dichiarato che il suo governo ha inviato la proposta di riconoscimento al Parlamento, che potrebbe riunirsi già la prossima settimana. L’approvazione del Parlamento è necessaria perché la mozione abbia effetto. La coalizione liberale al governo di Golob ha una maggioranza confortevole nell’assemblea di 90 membri e il voto dovrebbe essere una formalità. La decisione del governo sloveno arriva solo due giorni dopo che Spagna, Norvegia e Irlanda hanno riconosciuto lo Stato palestinese. Con questa decisione, la Slovenia diventerà il decimo membro dell’Unione Europea su 27 nazioni a riconoscere ufficialmente lo Stato palestinese.

15:30 Partito Gantz presenta legge per sciogliere Parlamento

La deputata Pnina Tamano-Shata, esponente della coalizione di Unità Nazionale di Benny Gantz, ha presentato un disegno di legge per sciogliere la 25esima Knesset, il Parlamento israeliano. Tamano-Shata ha affermato: “Il 7 ottobre è stato un disastro che ci impone di ritornare e di ricevere la fiducia della gente, di istituire un governo di unità ampio e stabile che possa guidarci in sicurezza di fronte alle enormi sfide nella sicurezza, nell’economia”. Lo riporta Haaretz. Rimane comunque probabile che la fazione non sottoporrà la questione al voto della Knesset finché non ci sarà una maggioranza garantita, perché i progetti di legge discussi e respinti non possono essere ripresentati prima di sei mesi.

14:50 Idf, tunnel con trappole esplosive sotto clinica Rafah

Un tunnel con trappole esplosive che hanno ucciso tre soldati israeliani martedì a Rafah, nel sud della Striscia di Gaza, era localizzato all’interno di una clinica medica. È quanto affermano le Forze di difesa israeliane (Idf), come riporta il Times of Israel. L’Idf afferma che le forze sono finite sotto il fuoco di missili anticarro da una scuola dell’Unrwa a Rafah, e in risposta hanno lanciato un raid contro l’edificio e una moschea e una clinica adiacenti. Durante le perquisizioni nella zona, all’interno della clinica è stato scoperto un tunnel con trappole esplosive, che è poi esploso uccidendo i tre soldati del 50° battaglione della Brigata Nahal. L’Idf afferma che le truppe hanno trovato anche un deposito di armi, nonché ulteriori tunnel, all’interno del complesso scolastico, comprese le aule.

14:20 Banca centrale Israele: “Guerrà costerà 67 miliardi dollari”

La guerra in corso contro Hamas costerà a Israele 253 miliardi di shekel una cifra pari a 67 miliardi di dollari in spese per la difesa, spese per bisogni civili e perdite di entrate fiscali negli anni dal 2023 al 2025. Lo stima il governatore della banca centrale israeliana Amir Yaron. Lo riporta il Times of Israel. Yaron, parlando a una conferenza, ha avvertito che i costi per la sicurezza e la guerra civile sono “significativi” e rappresentano un onere di bilancio. “Un’economia prospera richiede sicurezza, e la sicurezza richiede un’economia prospera. Pertanto, la guerra non dovrebbe portare con sé un assegno in bianco per le spese permanenti per la difesa, ed è necessario trovare equilibri adeguati”, ha affermato Yaron.

13:30 Gallant: “Informazioni concrete su presenza ostaggi a Rafah”

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha sottolineato “l’importanza di operare” a Rafah, nel corso di un colloquio telefonico avvenuto nella notte con il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin. Lo riporta la Cnn. Gallant ha detto che ci sono “informazioni concrete” sulla presenza degli ostaggi israeliani a Rafah e ha affermato che “20 tunnel terroristici sono stati identificati” nella zona.

13:15 Gaza, oltre 36.200 morti da inizio guerra, 53 in ultime 24 ore

È salito a 36.224 morti e 81.777 feriti il bilancio delle vittime palestinesi nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra. Lo riferiscono le autorità sanitarie di Gaza e lo riporta Al Jazeera, precisando che il bilancio delle ultime 24 ore è di almeno 53 morti e 357 feriti. 

13:00 Mossad: “Iran dietro attacchi ad ambasciate israeliane”

Ci sarebbe l’Iran dietro a una serie di attacchi terroristici contro le ambasciate israeliane avvenuti in Europa dal 7 ottobre. Lo ha detto un funzionario del Mossad citato dal Times of Israel. In particolare si fa riferimento a un ordigno esplosivo, che si ritiene fosse una bomba a mano, trovato all’interno dell’ambasciata israeliana a Stoccolma a gennaio e distrutto dagli artificieri nazionali svedesi.

11:15 Idf indaga su uccisione operatori Mezzaluna Rossa a Rafah

L’esercito israeliano sta indagando sull’uccisione di due paramedici della Mezzaluna Rossa a Rafah. Lo riporta Haaretz. L’Idf avrebbe parlato di incidente spiegando che i militari avrebbero sparato contro un veicolo sospetto che si stava avvicinando a quello dei medici contrassegnato con le insegne della Mezzaluna Rossa. Inoltre, secondo l’esercito israeliano, la presenza del veicolo dove viaggiavano i medici non sarebbe stata coordinata con l’esercito.

10:30 Media, Gantz potrebbe lasciare il governo a giorni

Benny Gantz potrebbe lasciare il governo del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, “a giorni”. Lo riferisce Channel 12. Gantz era entrato nel Gabinetto di guerra dopo l’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre ma già a inizio maggio aveva minacciato di farsi da parte qualora Netanyahu non avesse elaborato un piano per il futuro di Gaza dopo guerra “entro poche settimane”.

09:30 Mezzaluna rossa palestinese, due nostri dipendenti uccisi a Rafah

La Mezzaluna Rossa palestinese ha reso noto che due suoi suoi dipendenti sono stati uccisi in un attacco israeliano nella parte occidentale di Rafah. Si chiamavano Haitham Tubasi e Suhail Hassouna. Il fatto è accaduto nell’area di Tal Al-Sultan. Secondo la Mezzaluna rossa le truppe israeliane avrebbero colpito “deliberatamente” il loro mezzo nonostante portasse l’emblema dell’organizzazione di soccorso

08:45 Sondaggio media, Netanyahu torna a scavalcare Gantz

Per la prima volta in un anno il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha superato Benny Gantz nei sondaggi di gradimento. E’ il risultato di una consultazione effettuata da Channel 12 secondo cui Netanyahu avrebbe il 36% delle preferenze contro il 30% di Gantz. Il leader centrista in un sondaggio di dicembre risultava in vantaggio su Netanyahu con il 45% contro il 27%. Channel 12 ha attribuito questo cambiamento alla recente minaccia di Gantz di abbandonare il governo.

08:30 Lavrov: “Gli Stati Uniti gettano benzina sul fuoco”

In Medioriente “gli americani continuano a parlare pubblicamente del loro impegno per una giusta soluzione al problema palestinese ma allo stesso tempo gettano benzina sul fuoco dello scontro armato”. Lo ha affermato in un’intervista a Ria Novosti il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. 

08:15 Media, 4 morti in raid Israele su campo profughi di Nuseirat

Quattro palestinesi sarebbero rimasti uccisi nel raid effettuato dalle forze armate israeliane sul campo profughi di Nuseirat nella Striscia di Gaza. Lo rende noto Al Jazeera citando suoi corrispondenti sul posto. Ci sarebbero anche almeno 14 feriti.

08:00 Idf, soldato morto in combattimenti a Gaza, 292 in totale

L’Idf ha reso noto che il sergente Yedidia Azogi, 21 anni della città di Rabva, militare della 101esima Brigata paracadutisti, è rimasto ucciso nel corso di combattimenti con i miliziani di Hamas nel nord di Gaza. Il totale dei soldati israeliani morti in guerra dal 7 ottobre sale a 292.

07:30 Wck sospende attività a Rafah per attacchi israeliani

L’ong World Central Kitchen (Wck) ha sospeso l’attività nella sua cucina principale a Rafah, nella Striscia di Gaza, a seguito degli “attacchi israeliani”. Lo ha riferito la stessa organizzazione in un post di martedì su Twitter aggiungendo di star trasferendo le cucine più a nord nella Strisca. “Di fronte alle operazioni israeliane a Rafah, innumerevoli famiglie sono costrette a fuggire ancora una volta. Gli attacchi in corso ci hanno costretto a sospendere il lavoro nella nostra cucina principale a Rafah e a trasferire molte delle nostre cucine comunitarie più a nord. La situazione è terribile, ma la squadra palestinese della Wck, tutta direttamente colpita dalla guerra, si presenta ogni giorno per sostenere i vicini bisognosi. Ieri abbiamo fornito quasi 100.000 pasti e questa settimana aumenteremo la capacità poiché 58 dei nostri camion umanitari sono entrati a Gaza da domenica”, si legge nel post.

06:45 al-Sisi: “Palestinesi non siano costretti a sfollare da Gaza”

Il presidente egiziano, Abdel Fattah al-Sisi, ha invitato la comunità internazionale a garantire che i palestinesi non vengano sfollati da Gaza, mentre è ancora in corso il conflitto tra Israele e Hamas. Chiedo “alla comunità internazionale di fornire immediatamente assistenza umanitaria a lungo termine alla Striscia di Gaza, di porre fine all’assedio israeliano e di fermare qualsiasi tentativo di costringere i palestinesi a lasciare con la forza dalla loro terra”, ha detto al-Sisi in conferenza stampa al Forum di cooperazione tra Stati arabi e Cina a Pechino. Lo riporta Al Jazeera.

06:30 Missili israeliani contro sito Hezbollah in Siria, 6 morti

Un attacco con missili israeliani ha colpito un sito militare delle milizie di Hezbollah vicino all’area di Al-Furqals, nella zona di Homs, in Siria. Nell’attacco sono rimaste uccise sei persone. Stando a quanto riporta l’emittente Al-Hadath, 3 dei morti erano combattenti siriani appartenenti alle milizie di Hezbollah. Lo riporta l’Osservatorio siriano per i diritti umani. Il ministero della Difesa siriano ha inoltre riferito che in un altro bombardamento israeliano una ragazza è rimasta uccisa e altre 10 persone sono rimaste ferite nella città di Baniyas. Stando a quanto riportato, dall’inizio del 2024, Israele ha preso di mira il territorio siriano 43 volte, 32 delle quali via aerea e 12 via terra. Questi attacchi, viene riportato, hanno provocato il ferimento e la distruzione di circa 91 obiettivi, tra cui depositi di armi e munizioni, siti militari, centri e veicoli. 

06:15 Xi, Cina solidale con Stati arabi

“La Cina è disposta a essere solidale con gli stati arabi, trasformando le relazioni sino-arabe in un modello per il mantenimento della pace e della stabilità nel mondo”. Lo ha affermato il presidente cinese, Xi Jinping, aprendo a Pechino il Forum di cooperazione tra Stati arabi e Cina. Lo riporta il Global Times. “In un mondo turbolento e instabile – aggiunge -, il rispetto reciproco è la via per una coesistenza armoniosa, mentre l’equità e la giustizia sono il fondamento per una sicurezza duratura”, aggiunge.

06:00 Xi, conferenza internazionale di pace su larga scala

“La guerra non può continuare in modo indefinito, la giustizia non può essere per sempre assente e la soluzione dei due Stati non può essere arbitrariamente compromessa. La Cina sostiene fermamente la creazione di uno Stato palestinese indipendente che goda di piena sovranità sulla base del confine del 1967 con Gerusalemme est come capitale. La Cina sostiene che la Palestina diventi uno stato membro a pieno titolo delle Nazioni Unite e sostiene conferenze di pace internazionali su larga scala, più autorevoli ed efficaci”. Lo ha affermato il presidente cinese, Xi Jinping, aprendo a Pechino il Forum di cooperazione tra Stati arabi e Cina. Lo riporta il Global Times.

Il leader cinese ha poi invitato gli Stati arabi ad approfondire la cooperazione in settori quali il commercio, l’energia pulita, l’esplorazione spaziale e l’assistenza sanitaria. Il vertice, a cui hanno partecipato capi di stato di Egitto, Emirati Arabi Uniti, Bahrein e Tunisia, tra gli altri, si è concentrato sull’espansione dei legami commerciali della Cina e sulle preoccupazioni di sicurezza legate alla guerra tra Israele e Hamas.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata