Svezia annuncia nuovo pacchetto di aiuti da 1,16 miliardi di euro. Usa presenti a vertice pace in Svizzera 

IN AGGIORNAMENTO. La guerra in Ucraina giunge al giorno 826.

Crosetto: “Ipotesi di rivedere segreto su invio armi”

All’epoca “voi decideste che il governo doveva informare il parlamento attraverso il Copasir e io questo faccio puntualmente”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, rispondendo al question time in merito all’invio di armamenti all’Ucraina. E per le regole di segretezza dovute al Copasir “io non posso rispondere all’interrogazione, non per mancanza di volontà ma per queste regole. Sto pensando di fare come fanno alcune nazioni, che non hanno secretato tutto ma solo una parte“, ha spiegato Crosetto. “Sto spiegando di arrivare a questo punto”, spiega facendo riferimento alla possibilità che il governo possa desecretare in futuro alcune delle informazioni relative alla fornitura di armamenti all’Ucraina. 

Finlandia: “Kiev può attaccare Russia con nostre armi”

L’Ucraina può attaccare la Russia con le armi fornite dalla Finlandia. Lo ha dichiarato la ministra degli Esteri finlandese, Elina Valtonen, secondo quanto riporta il giornale Uusi Suomi. “La Finlandia non ha posto alcuna restrizione particolare ai suoi aiuti materiali all’Ucraina, ma presuppone che il materiale sia utilizzato in conformità con il diritto internazionale. La Russia sta conducendo una guerra illegale di aggressione in Ucraina e l’Ucraina ha il diritto all’autodifesa secondo l’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite. Ciò include anche gli attacchi a obiettivi militari nel territorio dell’aggressore che sono necessari per l’autodifesa”, ha dichiarato Valtonen al giornale.

Biden valuta revoca limiti su uso armi Usa a Kiev 

Il presidente americano Joe Biden starebbe valutando due nuove contromisure per frenare l’avanzata russa in Ucraina: revocare i limiti imposti a Kiev sull’uso delle armi a corto raggio fornite da Washington e “punire” la Cina per aver fornito tecnologia a Mosca. Lo scrive il Washington Post in un articolo a firma dell’editorialista David Ignatius, che sottolinea come queste mosse rappresenterebbero un’escalation significativa della politica “attentamente calibrata di Biden” che ha sostenuto “l’Ucraina cercando di evitare il confronto diretto con il presidente russo Vladimir Putin o con il suo alleato chiave, la Cina di Xi Jinping”. Il fatto che tali mosse vengano prese in considerazione ora dimostra la crescente preoccupazione dell’amministrazione Biden rispetto alla vulnerabilità dell’Ucraina sul campo di battaglia. 

Casa Bianca conferma presenza Usa a vertice pace in Svizzera 

Gli Stati Uniti confermano la propria presenza al vertice di pace sull’Ucraina in programma in Svizzera il 15 e 16 giugno. Lo ha dichiarato la portavoce della Casa Bianca Karine Jean-Pierre. “Abbiamo partecipato attivamente a ciascuno dei precedenti vertici di pace ucraini. Il governo statunitense è coinvolto. E saremo presenti a questo prossimo vertice”, ha detto la portavoce, sottolineando di non avere informazioni specifiche sulla presenza al vertice del presidente Joe Biden. “È importante per noi continuare a essere convinti che l’Ucraina abbia tutte le opportunità necessarie per proteggere e garantire una pace giusta e duratura”, ha aggiunto Jean-Pierre.

I 27 cercano l’accordo per avvio negoziati Ue entro giugno

Gli ambasciatori dell’Ue, riuniti nel Coreper, stanno discutendo dell’avvio dei negoziati di adesione Ue per l’Ucraina e la Moldova con l’obiettivo di convocare la prima conferenza intergovernativa entro fine giugno. “I quadri negoziali sono in discussione ormai da diverse settimane, non abbiamo ancora raggiunto un consenso, ma la presidenza belga ritiene che sia giunto il momento di portarlo a livello di ambasciatori per comprendere chiaramente la situazione questioni in sospeso e concordare la via da seguire”, spiega una fonte diplomatica Ue. “Se vogliamo tenere la prima conferenza intergovernativa prima della fine di giugno, come richiesto da quasi tutti in sala e nelle altre istituzioni, dobbiamo concordare le condizioni nei prossimi giorni”, precisa la fonte.

Svezia annuncia aiuti da 1,16 miliardi euro a Kiev

Il governo svedese ha annunciato un nuovo pacchetto di aiuti militari all’Ucraina da 13 miliardi di corone (1,16 miliardi di euro). Lo riporta il quotidiano svedese Aftonbladet. Si tratta del sedicesimo, e più sostanzioso, pacchetto di aiuti stanziato da Stoccolma dall’inizio del conflitto tra Ucraina e Russia per un totale di 50 miliardi di corone (poco meno di 4,5 miliardi di euro).

Polonia: “Nessuna restrizione su uso nostre armi per colpire in Russia”

La Polonia non applica alcuna restrizione all’uso delle armi polacche da parte degli ucraini“. Lo ha detto il viceministro della Difesa polacco Cezary Tomczyk, parlando alla radio Zet. “Continuiamo a trasferire armi in Ucraina”, ha aggiunto, sottolineando che “i Paesi occidentali dovrebbero eliminare le restrizioni” che vietano a Kiev di utilizzare armi occidentali per colpire obiettivi militari in Russia.

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