Lo denuncia l'organizzazione norvegese Iran Human Rights (Ihr)

La ong Iran Human Rights, con sede in Norvegia, ha oggi denunciato l’uccisione in Iran, tramite impiccagione, di 7 persone, incluse due donne, in due diversi casi. Nel primo sei persone sono state condannate alla pena capitale per vari reati legati alla droga. Secondo le informazioni fornite dalla ong sul suo sito, le condanne a morte sono state eseguite nella prigione di Urmia nelle prime ore di oggi. IHR aveva precedentemente annunciato il trasferimento in isolamento di tre prigionieri, tra cui Parvin Mousavi, la donna uccisa, e aveva avvertito del pericolo che la loro sentenza fosse eseguita. In un secondo caso sarebbe stata uccisa Fateme Abdullahi, 27 anni, condannata con l’accusa di omicidio volontario. 

La ong Iran Human Rights sul proprio sito sottolinea come l’Iran sia il più “grande carnefice” di donne al mondo, avendone giustiziate almeno 22 nel 2023. Quest’anno, invece, si tratta della nona donna la cui condanna a morte è stata eseguita. Dal 2010 in Iran è stata identificata e registrata l’esecuzione di 219 donne. 

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