Biden: "Stop alle armi Usa allo Stato ebraico se invade Rafah". Hamas mantiene la sua posizione a favore della tregua

IN AGGIORNAMENTO. La guerra in Medioriente tra Israele e Hamas giunge al giorno 216. Il gruppo islamico denuncia: “Trovata una terza fossa comune all’interno dell’ospedale al-Shifa”. Clamorosa svolta del presidente Usa Joe Biden: stop alle armi offensive a Israele se invade Rafah.

17:48 Casa Bianca: “Sconfitta duratura Hamas è anche nostro obiettivo”

Medioriente: Casa Bianca, sconfitta duratura Hamas è anche nostro obiettivo Washington (Usa), 9 mag. (LaPresse) – “Infliggere una sconfitta duratura ad Hamas è l’obiettivo di Israele e anche il nostro”. Così il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale Usa, John Kirby, in un briefing con la stampa, nel quale sta chiarendo le parole pronunciate ieri alla Cnn dal presidente Joe Biden. “Il presidente non vuole che alcune categorie di armi americane siano usate in una particolare situazione e luogo”, ha detto Kirby, in riferimento all’eventuale invasione di Rafah. Tuttavia, gli Usa continueranno a fornire a Israele “tutti i mezzi per proteggersi, anche da Hamas”, ha chiarito.

14:40 Gallant: “Israele non può essere sottomesso”

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha ribadito che Israele “raggiungerà i suoi obiettivi nel nord e nel sud”, in un messaggio sia ai “nemici che ai migliori amici” del Paese. Lo riporta il Times of Israel. “Dico ai nemici di Israele e ai suoi migliori amici: lo Stato di Israele non può essere sottomesso, né l’Idf, né il ministero della Difesa, né l’establishment della difesa, né lo Stato di Israele”, ha aggiunto durante una cerimonia per il Giorno della Memoria di Israele, “resteremo in piedi, raggiungeremo i nostri obiettivi, colpiremo Hamas, distruggeremo Hezbollah e porteremo sicurezza”.

14:29 Netanyahu: “Israele andrà avanti anche da solo”

“Se Israele sarà costretto a restare da solo, Israele resterà da solo”. Lo ha ribadito il premier israeliano, Benjamin Netanyahu, postando su X il video del suo intervento allo Yad Vashem, il memoriale dell’Olocausto a Gerusalemme, degli scorsi giorni, quasi a prendere posizione sulla recente decisione della Casa Bianca di interrompere la fornitura di alcune armi allo Stato ebraico. “Oggi affrontiamo nuovamente nemici intenzionati a distruggerci”, afferma Netanyahu nel video, “dico ai leader del mondo: nessuna pressione, nessuna decisione da parte di alcun forum internazionale impedirà a Israele di difendersi”. Il premier aggiunge che “innumerevoli persone per bene in tutto il mondo sostengono la nostra giusta causa. Sconfiggeremo i nostri nemici genocidi”. 

14:27 Hamas lascia il Cairo, aderiamo a proposta mediatori

La delegazione di Hamas ha lasciato il Cairo poco fa ed è ora diretta a Doha, in Qatar. È quanto ha fatto sapere Izzat Al-Rishq, membro dell’ufficio politico del gruppo palestinese. Lo riporta Al Mayadeen. Al-Rishq ha aggiunto: “Confermiamo il nostro impegno e l’adesione al documento presentato dai mediatori”.

12:00 Herzog: “Post Gvir offensivo, Biden è amico di Israele”

“Anche quando ci sono disaccordi e momenti di delusione tra amici e alleati, le controversie dovrebbero essere risolte in un certo modo ed è dovere di tutti noi evitare dichiarazioni e tweet infondati, irresponsabili e offensivi che danneggiano la sicurezza nazionale e gli interessi dello Stato di Israele”. È quanto ha affermato il presidente israeliano Isaac Herzog, commentando il post social in cui ministro della Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha scritto: “Hamas ama Biden”. “Vorrei ringraziare il presidente Biden che è un grande amico dello Stato di Israele e che lo ha dimostrato fin dal primo giorno di guerra”, ha aggiunto, intervenendo a una cerimonia statale che commemora la vittoria degli Alleati sulla Germania nazista durante la Seconda guerra mondiale. 

11:30 Nave con aiuti per Gaza salpata da Cipro 

I siti web di localizzazione marittima mostrano che la Sagamore, nave battente bandiera statunitense, è salpata da Cipro per trasportare aiuti verso il molo costruito dagli Stati Uniti al largo della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Funzionari statunitensi hanno affermato che la nave verrà utilizzata per portare rifornimenti a un molo galleggiante costruito per accelerare la consegna di aiuti nel territorio assediato. 

11:15 Spagna e alcuni Paesi Ue valutano 21 maggio per riconoscimento Palestina 

La Spagna e altri Paesi europei, tra cui l’Irlanda, stanno valutando la possibilità di riconoscere lo Stato palestinese il 21 maggio. E’ quanto riferisce El Paìs che cita fonti governative spagnole. Il 21 si terrà l’ultimo Consiglio dei ministri prima che, 48 ore dopo, inizi la campagna elettorale per le elezioni del Parlamento europeo del 9 giugno, ricorda il quotidiano spagnolo, sottolineando che le fonti consultate ritengono migliore tenere fuori dal dibattito elettorale una decisione di questa importanza. Il governo spagnolo si sta coordinando con altri Paesi europei disposti a compiere questo passo. E a questo scopo nelle scorse settimane il premier Pedro Sanchez si è recato in visita in Norvegia, Irlanda, Slovenia e Belgio. I leader di Spagna, Slovenia, Irlanda e Malta a fine marzo hanno sottoscritto una dichiarazione in cui si sono detti pronti al riconoscimento dello Stato palestinese.

11:10 Droni israeliani colpiscono auto in sud Libano, 4 morti 

Il gruppo paramedico della Protezione civile libanese afferma che un attacco di droni israeliani ha colpito un’auto a Bafliyeh, nel sud del Libano, uccidendo quattro persone. Dalle prime ricostruzioni sembra che a bordo del veicolo ci fosse almeno un membro del gruppo Hezbollah. 

10:50 Media, stop armi Usa potrebbe cambiare piani Israele

La decisione degli Stati Uniti di fermare la fornitura di armi a Israele potrebbe costringere Tel Aviv a modificare i suoi piani operativi nella Striscia di Gaza. Lo ha riferito l’emittente pubblica Kan citando un anonimo alto funzionario israeliano, che ha aggiunto che Israele potrebbe essere costretto a fare “economia degli armamenti”, ovvero a conservare le munizioni per assicurarsi che non finiscano.

10:25 Autorità Gaza, bilancio morti sale a 34.904 

Ha superato le 34.900 vittime il bilancio dei morti a Gaza. Lo comunica il ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, secondo cui il numero esatto dei morti palestinesi dall’inizio del conflitto è di 34.904. Il numero dei feriti invece è arrivato a 78.514.

10:10 Raid Israele a Rafah uccide 8 persone tra cui 4 bambini 

Un attacco aereo israeliano a Rafah ha ucciso otto persone, tra cui quattro bambini. Il raid ha colpito un edificio residenziale a Tel al-Sultan, nella parte occidentale di Rafah. Ieri pomeriggio, i registri ospedalieri hanno mostrato che almeno 25 persone sono rimaste ferite dal fuoco dell’artiglieria israeliana che ha colpito parte del centro di Rafah, un’area che Israele non aveva in precedenza detto ai palestinesi di evacuare.

09:50 Lapid: “Netanyahu licenzi Ben Gvir oggi”

“Se Netanyahu non licenzia Ben Gvir oggi, metterà in pericolo ogni soldato dell’Idf e ogni cittadino dello Stato di Israele“. Così il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid in una nota dopo che Gvir, ministro della Sicurezza nazionale, ha scritto in un post sul social X “Hamas ama Biden”.

09:45 Unrwa, 80mila persone sono già fuggite da Rafah 

“Dall’intensificarsi delle operazioni militari delle forze israeliane il 6 maggio, circa 80.000 persone sono fuggite da Rafah, cercando rifugio altrove”. Lo ha fatto sapere sui social l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa). “La popolazione sta affrontando l’ennesimo sfollamento forzato nella Striscia di Gaza”, ha aggiunto l’Unrwa, “nessun luogo è sicuro”.

09:05 Ben Gvir: “Hamas ama Biden” 

Il ministro di estrema destra israeliano per la Sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir ha postato sul social X: “Hamas ama Biden”. Il suo commento arriva dopo l’avvertimento del presidente degli Stati Uniti di voler fermare le forniture di armi a Israele in caso di attacco a Rafah. 

09:00 Trump: “Biden sta con Hamas, ci porta a terza guerra mondiale”

“Il disonesto Joe Biden, che lo sappia o meno, ha appena dichiarato che non fornirà armi a Israele mentre combatte per sradicare i terroristi di Hamas a Gaza”. È quanto scrive sul social Truth l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, accusando Biden di schierarsidalla parte di questi terroristi, così come si è schierato dalla parte delle mafie radicali che si stanno impadronendo dei nostri campus universitari”. “Biden è debole, corrotto e sta portando il mondo dritto verso la terza guerra mondiale”, aggiunge, “ricordate: questa guerra in Israele, proprio come quella in Ucraina, non sarebbe MAI iniziata se io fossi stato alla Casa Bianca”. 

08:55 Attacchi Israele su Rafah, colpito municipio

Israele sta attaccando la città di Rafah, nell’estremo sud della Striscia di Gaza. È stata presa di mira una casa nel quartiere al-Jnaina, ha riferito Al Jazeera, mentre sono continuati i bombardamenti nella parte orientale della città. Anche l’edificio del municipio è stato colpito dal fuoco dell’esercito israeliano. 

08:35 Lapid: “Stop armi da Usa fallimento del governo di Israele” 

 Il leader dell’opposizione israeliana Yair Lapid ha sostenuto che l’avvertimento del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di fermare le forniture di armi a Israele in caso di attacco a Rafah è il risultato della “fallimentare gestione del governo di Israele”. Parlando a Radio 103FM, Lapid ha affermato: “Non si doveva arrivare a questo. Il primo ministro, un minuto dopo che gli americani ci hanno dato 14 miliardi di dollari, si presenta allo Yad Vashem nel giorno della memoria dell’Olocausto e dice che ‘se Israele deve rimanere da solo, rimarrà da solo’. Gli americani si sono offesi per questo”. 

08:10 Idf, al via operazione in quartiere Zeitoun a Gaza City 

Le forze di difesa israeliane (Idf), guidate dalla 99a divisione, hanno avviato un’operazione nell’area del quartiere Zeitoun a Gaza City, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riporta Ynet. Il portavoce dell’Idf ha precisato che durante l’operazione gli aerei da combattimento hanno attaccato e distrutto circa 25 obiettivi terroristici, tra cui edifici militari, tunnel offensivi, posti di osservazione e postazioni di cecchini. 

08:05 Raid e carri armati Israele a Gaza City 

I media palestinesi riferiscono di una serie di attacchi aerei e dell’avanzata di carri armati durante la notte nel quartiere Zeitoun di Gaza City. Le notizie arrivano dopo che l’esercito israeliano ha emesso una nota in cui affermava che stava portando avanti attacchi contro le posizioni di Hamas nel centro della Striscia di Gaza. 

07:40 Ambasciatore Israele all’Onu: “Biden deludente”

Dopo l’avvertimento del presidente Usa, Joe Biden, che ha detto che non fornirà armi in caso di offensiva a Rafah, l’ambasciatore di Israele presso le Nazioni Unite, Gilad Erdan, in un’intervista al notiziario televisivo israeliano Channel 12, ha affermato che quella dell’inquilino della Casa Bianca “è stata una decisione molto deludente, persino frustrante”. Il diplomatico ha interpretato la mossa come legata alla pressione politica su Biden da parte del Congresso, dalle proteste nei campus statunitensi e dalle imminenti elezioni.

Parlando alla radio pubblica Kan, – come riferisce Times of Israel, Erdan dice: “Naturalmente qualsiasi pressione su Israele viene interpretata dai nostri nemici come qualcosa che dà loro speranza. Ci sono molti ebrei americani che hanno votato per il presidente e per il Partito Democratico, e ora sono titubanti”. 

07:30 Hamas mantiene posizione a favore della tregua

Hamas resta fermo sulla sua posizione favorevole nei confronti della proposta di ostaggi in cambio di una tregua nella guerra contro Israele. Lo afferma in una nota un membro dell’ufficio politico del gruppo terroristico, Izzat al-Rishq. Lo conferma The Time of Israel. La presa di posizione arriva mentre il Cairo ospitava nuovi colloqui a cui partecipavano delegazioni di Hamas, Israele, Stati Uniti e Qatar nel tentativo di concludere un accordo.

07:00 Biden: “Con invasione Rafah stop armi a Israele”

Per la prima volta, il presidente Joe Biden afferma che verrà interrotto l’invio di armi Usa a Israele se il premier Benjamin Netanyahu ordinerà un’operazione militare su larga scala a Rafah. “I civili sono stati uccisi a Gaza come conseguenza di quelle bombe e di altri modi in cui vengono attaccati i centri abitati”, ha detto il presidente Usa in un’intervista a Erin Burnett della Cnn, in riferimento alle bombe da una tonnellata la cui spedizione è stata fermata la scorsa settimana. “Ho detto chiaramente che se entrano a Rafah, non sono ancora andati a Rafah, se entrano a Rafah, non fornirò le armi che sono state usate storicamente per affrontare Rafah, per affrontare le città”, ha detto il presidente. 

“Continueremo a garantire che Israele sia sicuro in termini di Iron Dome e della sua capacità di rispondere agli attacchi provenienti recentemente dal Medio Oriente”, ha Biden. “Ma è semplicemente sbagliato. Non lo faremo, non forniremo armi e proiettili di artiglieria”, ha detto ancora il presidente in riferimento all’eventuale invasione israeliana di Rafah. Il presidente ha affermato che le azioni militari di Israele non hanno ancora superato la ‘linea rossa’ rappresentata dall’ingresso in aree densamente popolate della città. “Non sono entrati nei centri abitati.Ciò che hanno fatto è proprio al confine. E sta causando problemi, in questo momento, con l’Egitto, con il quale ho lavorato molto duramente per assicurarmi che avessimo una relazione e un aiuto”, ha detto il presidente. “Ho detto chiaramente a Bibi e al gabinetto di guerra: non otterrete il nostro sostegno, se effettivamente attaccherete questi centri abitati”, ha aggiunto Biden. 

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