Attesa per la risposta del gruppo palestinese all'ultima proposta di accordo

ARTICOLO IN AGGIORNAMENTO – Sempre alta la tensione nella Striscia di Gaza. Hamas sarebbe pronto ad annunciare il suo ok all’ultima proposta di tregua in cambio degli ostaggi israeliani, con una delegazione del gruppo palestinese al Cairo per i negoziati. Nonostante questo, l’esercito dello Stato Ebraico si prepara all’operazione di terra a Rafah, città del Sud della Striscia dove più di un milione di palestinesi si è rifugiato in seguito ai bombardamenti a Gaza Nord. Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, parla di “danni oltre l’accettabile” se questo attacco a Rafah dovesse avvenire. 

Hamas: “Non accetteremo accordo che non includa fine guerra”

Israele “sta ostacolando un accordo insistendo sul fatto di continuare la guerra” e “sta cercando un accordo per recuperare i suoi ostaggi senza collegare questo alla fine dell’aggressione” ma Hamas “non accetterà in nessun caso un accordo che non includa esplicitamente lo stop della guerra a Gaza“. Lo ha detto un alto funzionario di Hamas parlando con Al-Jazeera a condizione di mantenere l’anonimato. Il funzionario di Hamas ha accusato il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di essere il principale ostacolo alla conclusione di un accordo: “Le nostre informazioni confermano che Netanyahu sta ostacolando un accordo per motivi personali”, ha detto.

21:30 Hamas: “Speriamo di trovare risposte positive oggi”

“Stiamo ancora parlando delle questioni principali, che sono il completo cessate il fuoco e il completo ritiro (di Israele ndr.) da Gaza. Speriamo di poter trovare oggi delle risposte positive”. Lo ha detto Osama Hamdan, portavoce di Hamas, parlando telefonicamente con Al-Jazeera. “Purtroppo, Netanyahu ha dichiarato chiaramente che, indipendentemente dal cessate il fuoco, continuerà ad attaccare Rafah, il che significa che non ci sarà alcun cessate il fuoco. La nostra intesa per raggiungere un cessate il fuoco significa che non ci saranno più attacchi in nessuna parte di Gaza, compresa Rafah”, ha aggiunto Hamdan. 

21:15 Per la Cnn potrebbero volerci giorni per finalizzare accordo

La finalizzazione di qualsiasi accordo per un cessate il fuoco a Gaza potrebbe richiedere giorni? È quanto riporta la Cnn citando funzionari statunitensi e israeliani. Secondo le fonti, qualsiasi potenziale accordo su un quadro che abbini un cessate il fuoco temporaneo al rilascio degli ostaggi a Gaza sarà probabilmente seguito da negoziati continui sui dettagli più sottili dell’intesa, dunque la negoziazione di un accordo finale tra le parti dovrebbe richiedere ancora diversi giorni. Mentre la delegazione di Hamas oggi è al Cairo per l’incontro con i mediatori, il direttore del Mossad David Barnea è rimasto in Israele, ma secondo fonti israeliane potrebbe recarsi rapidamente in Egitto se Hamas accettasse il quadro dell’accordo. Il direttore della Cia Bill Burns è invece al Cairo, aggiunge Cnn.

20:45 Media, per Sinwar è proposta più vicina a richieste Hamas ma ci sono riserve

Il leader di Hamas a Gaza, Yahya Sinwar, si è pronunciato sull’ultima proposta di accordo con Israele sul tavolo, facendo sapere ieri tramite i rappresentanti di Hamas che l’offerta è la più vicina a soddisfare le richieste del gruppo, ma ha sollevato diverse riserve. È quanto mediatori arabi hanno riferito al Wall Street Journal (Wsj), secondo quanto riporta il Times of Israel.

19:00 Dottorando Ucla: “Movimento campus spontaneo come contro Vietnam”

Dire che le proteste pro-palestinesi nei campus Usa ricordano quelle contro la guerra in Vietnam “è un paragone che funziona perché questo è un movimento molto spontaneo”, “gli studenti sono pronti a essere arrestati, a sacrificare tutto per questa causa”. A dirlo a LaPresse è John Colin Marston, 29 anni, dottorando presso il dipartimento di lingue europee all’Ucla, dove studia letteratura e cinema italiano. “Vediamo in tutto il Paese non so quanti campus con tutti questi studenti che dicono no alla guerra, vogliamo un mondo migliore”, aggiunge

18:30 Media, Israele potrebbe liberare Barghouti

Israele non si oppone più alla richiesta di Hamas di rilasciare Marwan Barghouti di Fatah nell’ambito dei negoziati su ostaggi e cessate il fuoco. È quanto riferisce il giornale Asharq Al-Awsat, con sede a Londra, citando fonti vicine ai negoziati, rilanciato dal Times of Israel. Secondo il quotidiano, Israele sta insistendo affinché Barghouti vada a Gaza piuttosto che in Cisgiordania se verrà liberato. Barghouti è stato arrestato da Israele nel 2002 e sta scontando 5 ergastoli con l’accusa di aver pianificato 3 attacchi durante la Seconda Intifada.

18:00 Fonte Israele, con richiesta fine guerra Hamas ostacola accordo

Per la seconda volta in poche ore, un funzionario diplomatico israeliano ha nuovamente smentito notizie secondo cui Israele potrebbe accettare un accordo con Hamas per il rilascio degli ostaggi che includa l’impegno di Israele a porre fine alla guerra a Gaza. Lo riporta il Times of Israel, aggiungendo che secondo la fonte Hamas continua a chiedere che Israele accetti di porre fine alla guerra come condizione per qualsiasi accordo “e così facendo sta ostacolando la possibilità di raggiungere un accordo”. 

17:30 Gantz: “Nessuna risposta da Hamas, no a isteria”

Il ministro del Gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz ha dichiarato che non c’è nessuna risposta ufficiale secondo cui Hamas accetterebbe la proposta egiziana sul cessate il fuoco e sulla liberazione degli ostaggi. Lo riporta Hareetz. “Suggerisco alle ‘fonti politiche’ e a tutti i decisori di attendere aggiornamenti ufficiali, di agire con calma e di non cadere nell’isteria per ragioni politiche”, ha detto Gantz, sottolineando che, qualora Hamas accettasse l’accordo, il gabinetto di guerra si riunirebbe immediatamente per discutere la questione.

17:00 Wafa, salito a 6 numero palestinesi uccisi in Cisgiordania

È salito a sei il numero di palestinesi uccisi durante gli scontri con le forze israeliane vicino a Tulkarem, in Cisgiordania. Lo scrive l’agenzia Wafa, spiegando che l’operazione dell’Idf è durata quasi 13 ore e ha coinvolto decine di unità di fanteria, bulldozer, droni da ricognizione e missili a spalla. Secondo le fonti interpellate dall’agenzia palestinese, cinque dei sei corpi dei palestinesi uccisi sarebbero stati portati via dai soldati israeliani. Il corpo della sesta vittima è stato invece recuperato dalle squadre della Mezzaluna rossa. 

15:20 Hamas verso ok a liberazione ostaggi senza fine guerra

Alti funzionari israeliani hanno riferito che ci sono prime indicazioni secondo le quali Hamas accetterà di portare a termine la prima fase dell’accordo – il rilascio umanitario degli ostaggisenza un impegno ufficiale da parte di Israele di porre fine alla guerra. Lo riporta Barak Ravid di Axios su X.

11:06 Hamas pronto ad annunciare accordo su tregua

Hamas è pronto ad annunciare l’approvazione dell’ultima proposta di tregua e rilascio degli ostaggi. Lo scrive il quotidiano palestinese Al-Quds citando fonti vicine ai negoziati, secondo cui l’annuncio potrebbe arrivare in tempi brevi. Anche l’emittente saudita Al-Sharq riferisce che l’accordo è vicino, sostenendo che l’annuncio verrà dato nelle prossime ore. Le fonti citate da Al-Sharq sostengono che nelle ultime ore ci sono frequenti comunicazioni tra Egitto, Qatar e le delegazioni palestinese e israeliana riguardo al numero di prigionieri che saranno rilasciati. Secondo l’emittente, gli americani avrebbero assicurato ad Hamas una tregua duratura della guerra, cioè un cessate il fuoco e il ritiro israeliano nella terza fase dell’accordo, il che significa che l’esercito israeliano non tornerà a Gaza. 

08:16 Qatar pronto ad accettare richiesta Usa di espulsione Hamas

Il Qatar sarebbe disposto ad accettare una richiesta degli Stati Uniti di espellere i leader di Hamas che si trovano nel suo Paese. Lo scrive ‘The Times of Israel’. Una fonte citata dal giornale israeliano afferma, infatti, che Washington potrebbe chiedere a Doha di cacciare la leadership del gruppo terroristico, se dovesse rifiutare l’ultima offerta di tregua in cambio degli ostaggi

07:01 Blinken: “Hamas unico ostacolo per il cessate il fuoco”

“L’unica cosa che si frappone tra il popolo di Gaza e un cessate il fuoco è Hamas“. Così il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al Forum di Sedona, un evento in Arizona ospitato dall’Istituto McCain. Blinken, in visita questa settimana in Medio Oriente, anche in Israele, ha definito l’ultima proposta israeliana “straordinariamente generosa” e ha affermato che “il momento di agire è adesso”.

07:00 Blinken: “Con attacco a Rafah danni oltre l’accettabile”

L’amministrazione Usa ha affermato che potrebbero esserci conseguenze per Israele se dovesse procedere con un attacco a Rafah senza un piano credibile per salvaguardare i civili. “In assenza di un piano del genere, non possiamo sostenere una grande operazione militare su Rafah perché il danno che farebbe va oltre ciò che è accettabile“, ha detto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, al Forum di Sedona, un evento in Arizona ospitato dall’Istituto McCain. 

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