Il segretario di Stato americano al termine del G7: "Vogliamo raggiungere uno Stato per la Palestina. Unico ostacolo a cessate il fuoco è Hamas"

Gli Stati Uniti non sono coinvolti in nessuna operazione offensiva“. A ribadirlo è il segretario di Stato americano, Antony Blinken, in conferenza stampa a Capri dopo il G7, a chi gli chiedeva se Washington avesse avuto notizie da Israele in merito all’attacco effettuato sull’Iran. “Il nostro lavoro è quello di abbassare la tensione e di evitare che il conflitto si allarghi”, ha aggiunto. Gli Stati Uniti “non possono sostenere” un’eventuale operazione israeliana a Rafah, le parole del segretario di Stato americano. “Crediamo che gli stessi obiettivi si possano raggiungere con altri mezzi”, ha aggiunto. 

“Noi ci impegniamo e vogliamo raggiungere uno Stato per la Palestina, crediamo che questo possa portare a una pace durevole e sostenibile ma per arrivare a questo obiettivo serve la diplomazia non l’ìmposizione. La risoluzione Onu non avrebbe avuto effetto nella creazione di uno Stato palestinese” sottolinea Blinken. “Ci sarà un momento per il riconoscimento” della Palestina “ma non è questo” prosegue il segretario di Stato americano. “L’unico ostacolo che divide i cittadini civili palestinesi da un cessate il fuoco è Hamas“. 

 “Con Israele comunichiamo quotidianamente e continueremo a impegnarci per la sua difesa. Lo avete visto quando c’è stato l’attacco senza precedenti da parte dell’Iran” evidenzia l’esponente del governo statunitense.  “Servono più aiuti a Gaza, risultati più concreti e solidi. E poi ci deve essere una distribuzione in tutta la Striscia” conclude. 

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