La ministra della Parità iberica Ana Redondo attacca il governo: "Vogliono fermare l'uguaglianza tra donne e uomini"

Botta e risposta tra Madrid e Roma sul tema dell’aborto. La ministra della Parità iberica Ana Redondo ha criticato l’emendamento della maggioranza al dl Pnrr che apre alla presenza dei movimenti pro-vita nei consultori. “Consentire le molestie organizzate contro le donne che vogliono interrompere la gravidanza significa minare un diritto riconosciuto dalla legge. È la strategia dell’ultradestra: intimidire per annullare i diritti, per fermare l’uguaglianza tra donne e uomini”, ha affermato Redondo su X. La ministra italiana per le Pari opportunità, Eugenia Roccella, ha poi replicato invitando “i rappresentanti di altri Paesi” a “basare le proprie opinioni sulla lettura dei testi e non sulla propaganda della sinistra italiana”. 

Meloni, Spagna non dia lezioni all’Italia

“Varie volte ho ascoltato ministri stranieri che parlano di questioni interne italiane senza conoscerne i fatti. Normalmente quando si è ignoranti su un tema si deve avere almeno la buona creanza di non dare lezioni”. Lo ha detto la premier Giorgia Meloni da Bruxelles replicando alle critiche della ministra spagnola Ana Redondo sulla presenza nei consultori italiani degli esponenti pro-vita.

Montero: “Legittimare pro-life mette a rischio salute e diritti donne”

Commenti negativi sono arrivati anche da Irene Montero, ex ministra della Parità spagnola. “L’Aborto è un diritto fondamentale di tutte le donne, è un diritto umano, e fa parte del nostro diritto alla salute”, “con questa decisione quindi il governo italiano sta mettendo a rischio la vita e la sicurezza delle donne, che sono più della metà della popolazione”, ha dichiarato a LaPresse. Montero durante il suo mandato da ministra ha promosso la riforma dell’Aborto in Spagna, che garantisce l’interruzione di gravidanza libera e sicura nelle strutture pubbliche a partire dai 16 anni, nonché ha introdotto il congedo mestruale.

“Quando un governo legittima o finanzia organizzazioni che sono contro i diritti delle donne sta mettendo a rischio le donne e sta rendendo vulnerabili i diritti umani perché l’aborto, i diritti sessuali e i diritti riproduttivi delle donne sono diritti umani”, ha sottolineato l’ex ministra, che ha espresso la sua contrarietà “verso tutti questi governi, e in questo caso verso il governo italiano, in questa crociata contro i diritti di più della metà della popolazione”. “Spero che l’Europa non si volti dall’altra parte e che agisca per impedire che il governo italiano violi i diritti umani e metta a rischio la sicurezza e la vita di più della metà della popolazione”, ha aggiunto. 

Roccella a Spagna: “Prima di commentare si leggano i testi”

Non si è fatta attendere la replica del governo italiano. “Suggerisco ai rappresentanti di altri Paesi di basare le proprie opinioni sulla lettura dei testi e non sulla propaganda della sinistra italiana, che si dichiara paladina della legge 194 ma non ne conosce il contenuto o fa finta di non conoscerlo, dal momento che contesta un emendamento che non fa altro che riprodurre alla lettera un articolo della legge sull’aborto in vigore da quarantasei anni. Leggi, emendamenti e relazioni ministeriali al Parlamento sono a disposizione di chiunque voglia consultarli prima di esternare, per evitare di farlo senza cognizione di causa”, ha affermato in una nota Eugenia Roccella, ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità. 

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata