Durante l’attacco dell’Iran contro Israele “è stato mantenuto alto il livello di sicurezza” dei militari italiani impegnati in Libano, che per alcune ore sono rimasti “nelle caserme”. Lo ha detto a LaPresse Andrea Tenenti, portavoce della missione Unifil (la Forza di Interposizione in Libano delle Nazioni Unite). “Il pattugliamento della Linea Blu c’è stato ieri sera ed è ricominciato questa mattina”, ha aggiunto.
“Manteniamo comunicazioni e lavoriamo a de-escalation”
“Manteniamo aperto il canale di comunicazione con le parti per riuscire a continuare a lavorare nel Sud del Libano nel cercare di de-escalare le tensioni e le incomprensioni, che possono essere pericolose”, ha ribadito Tenenti. “Restiamo operativi anche a supporto delle comunità locali”, prosegue Tenenti, aggiungendo che “da questa mattina non abbiamo visto altri scontri a fuoco nella nostra zona”.
“Oggi situazione Sud Libano più calma ma attenzione elevata”
Durante l’offensiva le tensioni nel Sud del Libano tra Hezbollah e le truppe di Tel Aviv erano “elevate, con scontri a fuoco vicino alla Linea Blu, mentre oggi la situazione è molto più calma“, ha detto ancora il portavoce della missione Unifil, sottolineando che, in ogni caso, quanto avvenuto è “simile a ciò che accade da sei mesi”, dall’inizio della guerra in Medioriente. “Ovviamente sono state adottate delle precauzioni e la nostra attenzione è elevata”.