Gallant a Blinken: "Senza ritorno ostaggi la guerra continua"
IN AGGIORNAMENTO – Ismail Haniyeh, il capo dell’ufficio politico di Hamas, si recherà oggi a Teheran, in Iran, per incontrare alcuni funzionari iraniani. È quanto riferisce la Press TV di proprietà statale. Secondo l’agenzia di stampa ufficiale Irna, Haniyeh avrà un incontro anche con il ministro degli Esteri Hossein Amirabdollahian. Intanto è stata ritirata una parte della delegazione israeliana a Doha. I diplomatici restanti si fermeranno invece in Qatar per continuare a discutere un accordo con Hamas sul cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi, come fa sapere Haaretz. Una fonte israeliana che ha familiarità con i colloqui ha dichiarato che in ogni caso “l’accordo non è crollato“.
Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin incontra il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant e discuterà con lui di alternative all’invasione di terra della città di Rafah, nel sud della Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il Pentagono. Il Maggiore Gen. Pat Ryder, addetto stampa del Pentagono, ha detto ai giornalisti che il previsto incontro di Austin con Gallant è ancora in programma, anche se Israele ha bruscamente annullato la visita di una delegazione di alto livello a Washington dopo il voto della risoluzione all’Onu che impone il cessate il fuoco. “Ci sono modi per affrontare la minaccia di Hamas, tenendo conto anche della sicurezza dei civili. Molte di queste sono lezioni, le nostre, sulla conduzione di operazioni in ambienti urbani”, ha detto Ryder, “mi aspetto che le conversazioni riguardino questo tipo di cose”.
Morto Issa, vice comandante Brigate Qassam
Il portavoce dell’esercito israeliano (Idf), il contrammiraglio Daniel Hagari, ha confermato ufficialmente in una conferenza stampa che Marwan Issa, il vice comandante dell’ala militare di Hamas, cioè le Brigate Qassam, è stato ucciso in un attacco aereo israeliano effettuato nel centro della Striscia di Gaza all’inizio del mese. Lo riporta il Times of Israel. Oltre a Issa, anche l’alto comandante di Hamas Ghazi Abu Tama’a è stato ucciso nell’attacco del 10 marzo a Nuseirat, secondo Hagari. Gli Stati Uniti avevano annunciato in precedenza che Issa era stato ucciso nell’attacco, ma allora Israele aveva detto che stava ancora valutando i risultati del bombardamento.
Netanyahu: “Non accetteremo richieste di Hamas”
Il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, ha dichiarato che Israele non accetterà le richieste di Hamas per un cessate il fuoco, dopo che il gruppo militante ha respinto l’ultima proposta di tregua. Lo riferisce l’ufficio del premier, che ha accusato Hamas di non essere interessato a procedere con i negoziati per un accordo. Il rifiuto di Hamas – ha aggiunto – “è servito come sfortunata testimonianza del danno della decisione del Consiglio di sicurezza” dell’Onu che ieri ha approvato una risoluzione che chiede un cessate il fuoco immediato e il rilascio di tutti gli ostaggi catturati da Hamas, senza collegare le due cose. In una dichiarazione rilasciata nella tarda serata di lunedì, Hamas ha affermato di aver informato i mediatori che resta fedele alla sua posizione originale, che prevede la fine della guerra e il ritiro completo di Israele da Gaza. Netanyahu ha dichiarato che Israele non cederà alle richieste “deliranti” di Hamas e continuerà a lavorare per distruggere le capacità militari e di governo del gruppo militante palestinese, oltre a chiedere il rilascio degli ostaggi rimanenti.
Autorità Gaza: “Israele detiene persone all’interno di Al-Shifa”
L’esercito israeliano detiene alcune persone all’interno dell’ospedale Al-Shifa. Lo scrive Al Jazeera citando il ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas. Secondo le autorità della Striscia l’Idf sta “rafforzando l’assedio” della struttura “detenendo persone nel dipartimento delle risorse umane”, un’ala della struttura non attrezzata per l’assistenza sanitaria. Il ministero della Salute di Gaza ha invitato la comunità internazionale a “intervenire per salvare loro la vita”.
Gallant: “Senza ritorno ostaggi la guerra continua”
“Israele non cesserà di operare a Gaza fino al ritorno degli ostaggi”. Lo ha dichiarato il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant durante il colloquio con il segretario di Stato americano, Antony Blinken. Il ministro israeliano ha spiegato in un post sul social X di aver discusso con il rappresentante della Casa Bianca “degli sviluppi della guerra contro Hamas e delle operazioni militari necessarie per distruggere Hamas come autorità militare e di governo a Gaza”. “Solo una vittoria decisiva porrà fine a questa guerra”, ha chiosato Gallant.
Autorità Gaza: “Lanci aiuti sono violenti e inutili”
L’ufficio stampa del governo di Gaza ha affermato che i lanci aerei degli aiuti umanitari sulla Striscia di Gaza sono “violenti” e “inutili” alla luce delle condizioni di carestia che persistono nel nord della Striscia di Gaza. Lo riporta Al Jazeera. Queste parole arrivano dopo che almeno 18 persone sono morte tentando di recuperare i pacchi di aiuti: 12 sono annegate in mare, mentre altre 6 sono rimaste schiacciate nella calca. Le autorità di Gaza, guidate da Hamas. hanno chiesto l’apertura di valichi terrestri che possano portare molti più aiuti in modo più sicuro ed efficiente.
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