Il Pontefice durante la lettura della catechesi
Papa Francesco ha affidato ancora oggi la lettura delle catechesi a monsignor Pierluigi Giroli. “Io ancora non posso”, ha detto il Pontefice in piazza San Pietro.
“A San Giuseppe raccomandiamo anche le popolazioni della martoriata Ucraina e della Terra Santa, la Palestina, Israele che tanto soffrono l’orrore della guerra”, ha affermato Bergoglio. “Non dimentichiamo mai: la guerra sempre è una sconfitta. Non si può andare avanti in guerra. Dobbiamo fare tutti gli sforzi per trattare, per negoziare. Per finire la guerra, preghiamo per questo”.
“Recuperare prudenza in mondo dominato da banalità”
La prudenza “non è la virtù della persona timorosa, sempre titubante circa l’azione da intraprendere. No, questa è un’interpretazione sbagliata. Non è nemmeno solo la cautela. Accordare un primato alla prudenza significa che l’azione dell’uomo è nelle mani della sua intelligenza e libertà. La persona prudente è creativa: ragiona, valuta, cerca di comprendere la complessità del reale e non si lascia travolgere dalle emozioni, dalla pigrizia, dalle pressioni, dalle illusioni”, ha detto ancora Francesco. “In un mondo dominato dall’apparire, dai pensieri superficiali, dalla banalità sia del bene che del male – prosegue – l’antica lezione della prudenza merita di essere recuperata”.
“Prudenza è qualità di chi deve governare e fare bene di tutti”
“Chi è prudente non sceglie a caso: anzitutto sa che cosa vuole, quindi pondera le situazioni, si fa consigliare e, con visione ampia e libertà interiore, sceglie quale sentiero imboccare. Non è detto che non possa sbagliare, in fondo restiamo sempre umani; ma almeno eviterà grosse sbandate. Purtroppo, in ogni ambiente c’è chi tende a liquidare i problemi con battute superficiali o a sollevare sempre polemiche. La prudenza invece è la qualità di chi è chiamato a governare: sa che amministrare è difficile, che i punti di vista sono tanti e bisogna cercare di armonizzarli, che si deve fare non il bene di qualcuno ma di tutti”, ha aggiunto il Pontefice.
“Dio non ci vuole solo santi ma santi intelligenti”
“Dio non ci vuole solo santi, ci vuole santi intelligenti, perché senza la prudenza è un attimo sbagliare strada!”, ha dichiarato Bergoglio. La prudenza “insegna anche che, come si suol dire, ‘l’ottimo è nemico del bene'”, ha aggiunto spiegando che “il troppo zelo, infatti, in qualche situazione può combinare disastri: può rovinare una costruzione che avrebbe richiesto gradualità; può generare conflitti e incomprensioni; può addirittura scatenare la violenza”.
“Tutelare vita da grembo materno a sua fine naturale”
“Ogni anno il 24 marzo celebrate in Polonia la Giornata Nazionale della Vita. Pensando alla vostra patria, vorrei riferirvi il mio sogno, che ho espresso qualche anno fa scrivendo sull’Europa. Che la Polonia sia una terra che tuteli la vita in ogni suo istante, da quando sorge nel grembo materno fino alla sua fine naturale. Non dimenticate che nessuno è padrone della vita, né propria né di quella degli altri”, ha detto il capo della Chiesa salutando i pellegrini di lingua polacca.
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